WOJTEK: il nuovo singolo ''Giorni Persi''
“Giorni persi” è il nuovo singolo dei temibilissimi Wojtek, quintetto in bilico tra sludge e post hardcore proveniente dalla provincia di Padova, composto da Simone Carraro, Francesco Forin, Mattia Zambon, Morgan Zambon e Riccardo Zulato.
Trattasi del loro primo brano cantato in italiano dopo 4 anni di attività. Una sorta di anti-tormentone estivo che anticipa la release di “Petricore”, il quarto lavoro discografico dei Wojtek in uscita il 19 settembre in vinile e cd per Flames Don’t Judge, Fresh Outbreak Records, The Fucking Clinica, Dio Drone, Shove records e Violence in the Veins, ma anche in versione tape per Teschio Dischi.
A raccontarci della genesi di questo importante singolo è lo stesso quintetto padovano:
‘Giorni Persi’ è l’inno per avvicinarsi con una mente più aperta alle sperimentazioni che ritroverete nell’imminente LP. Il pezzo nasce e si snoda a partire dall’arpeggio che, nella sua melodia ossessiva, ti accompagna dall’intro al capolinea. La completano nella struttura e nelle armonie, arrangiamenti dal piglio “catchy” ed una sezione ritmica robusta e fluida, figlia di sonorità riconducibili al punk/hc dei primi ‘2000. A coronare il tutto la voce in italiano: una novità inizialmente spiazzante anche per noi.
Un sound che si evoluto negli anni, un muro sonoro sempre più stratificato, che abbraccia drumming verticali e linee melodiche più armoniche e inaspettate.
“Giorni Persi” è disponibile sulle principali piattaforme di smistamento digitale a partire da martedì 15 agosto, data per certi versi catartica e perfetta per assaltare i timpani dell’ascoltatore con l’anti-tormentone estivo.
Reggetevi forte, e buon ascolto!
Ascolta “Giorni persi” dei Wojtek su Spotify https://bit.ly/3QBlkN9
Ascolta “Giorni persi” su You Tube https://youtu.be/K7bKazg3QZQ?si=XxDmwcjZiOdfaFYs
SEGUI LA BAND SUI SOCIAL
FB https://www.facebook.com/wojtek3522
IG https://www.instagram.com/wojtek3522/
BIOGRAFIA WOJTEK
Wojtek stordisce la periferia di Padova da primavera 2019. È rumore, una miscela di sludge, post-hc. Tre le uscite in 18 mesi: “s/t” (autoproduzione - Agosto 2019); “Hymn For The Leftovers” (Shove, Teschio Dischi, Violence In The Veins - Aprile 2020) e “Does This Dream Slow Down Until It Stops? (Shove, Teschio Dischi, Violence In The Veins, Fresh Outbreak, Ripcord - 2021) tutti caldamente accolti dalla stampa di settore. Sempre nel 2021 esce per Ripcord Records “Silence is a dangerous Sound” compilation (v/a) dedicata ai Fugazi, in cui viene pubblicata la cover brutalizzata di “Fell, Destroyed”. Parallelamente alle uscite su disco, pandemia permettendo, l’attività live cresce, in Italia ed all’estero (mai abbastanza). Ciò porta i Wojtek in situazioni sempre diverse, da live club passando per autorimesse e studi di tatuatori, a squat e festival, dividendo stage con realtà più o meno consolidate italiane quali Messa, Ufomammut, Stormo, Hate&Merda, Hobos per citarne alcuni, e band internazionali come Eyehategod, Wiegedood, Implore, Wyatt E.… Il 2022 è senza dubbio un anno più fisico, dove il live prende il sopravvento sulla scritture (anche per assecondare l’inserimento di nuovi muscoli dietro le pelli). Il muro sonoro si stratifica, i drumming verticali e le cascate di elettricità innescano nuove idee e linee armoniche inaspettate ed il tutto convoglia in esibizioni sempre più incendiarie. Just cavai è lo stile di vita, il diy la filosofia. Non fateci abbassare gli ampli se volete divertirvi.
Trattasi del loro primo brano cantato in italiano dopo 4 anni di attività. Una sorta di anti-tormentone estivo che anticipa la release di “Petricore”, il quarto lavoro discografico dei Wojtek in uscita il 19 settembre in vinile e cd per Flames Don’t Judge, Fresh Outbreak Records, The Fucking Clinica, Dio Drone, Shove records e Violence in the Veins, ma anche in versione tape per Teschio Dischi.
A raccontarci della genesi di questo importante singolo è lo stesso quintetto padovano:
‘Giorni Persi’ è l’inno per avvicinarsi con una mente più aperta alle sperimentazioni che ritroverete nell’imminente LP. Il pezzo nasce e si snoda a partire dall’arpeggio che, nella sua melodia ossessiva, ti accompagna dall’intro al capolinea. La completano nella struttura e nelle armonie, arrangiamenti dal piglio “catchy” ed una sezione ritmica robusta e fluida, figlia di sonorità riconducibili al punk/hc dei primi ‘2000. A coronare il tutto la voce in italiano: una novità inizialmente spiazzante anche per noi.
Un sound che si evoluto negli anni, un muro sonoro sempre più stratificato, che abbraccia drumming verticali e linee melodiche più armoniche e inaspettate.
“Giorni Persi” è disponibile sulle principali piattaforme di smistamento digitale a partire da martedì 15 agosto, data per certi versi catartica e perfetta per assaltare i timpani dell’ascoltatore con l’anti-tormentone estivo.
Reggetevi forte, e buon ascolto!
Ascolta “Giorni persi” dei Wojtek su Spotify https://bit.ly/3QBlkN9
Ascolta “Giorni persi” su You Tube https://youtu.be/K7bKazg3QZQ?si=XxDmwcjZiOdfaFYs
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BIOGRAFIA WOJTEK
Wojtek stordisce la periferia di Padova da primavera 2019. È rumore, una miscela di sludge, post-hc. Tre le uscite in 18 mesi: “s/t” (autoproduzione - Agosto 2019); “Hymn For The Leftovers” (Shove, Teschio Dischi, Violence In The Veins - Aprile 2020) e “Does This Dream Slow Down Until It Stops? (Shove, Teschio Dischi, Violence In The Veins, Fresh Outbreak, Ripcord - 2021) tutti caldamente accolti dalla stampa di settore. Sempre nel 2021 esce per Ripcord Records “Silence is a dangerous Sound” compilation (v/a) dedicata ai Fugazi, in cui viene pubblicata la cover brutalizzata di “Fell, Destroyed”. Parallelamente alle uscite su disco, pandemia permettendo, l’attività live cresce, in Italia ed all’estero (mai abbastanza). Ciò porta i Wojtek in situazioni sempre diverse, da live club passando per autorimesse e studi di tatuatori, a squat e festival, dividendo stage con realtà più o meno consolidate italiane quali Messa, Ufomammut, Stormo, Hate&Merda, Hobos per citarne alcuni, e band internazionali come Eyehategod, Wiegedood, Implore, Wyatt E.… Il 2022 è senza dubbio un anno più fisico, dove il live prende il sopravvento sulla scritture (anche per assecondare l’inserimento di nuovi muscoli dietro le pelli). Il muro sonoro si stratifica, i drumming verticali e le cascate di elettricità innescano nuove idee e linee armoniche inaspettate ed il tutto convoglia in esibizioni sempre più incendiarie. Just cavai è lo stile di vita, il diy la filosofia. Non fateci abbassare gli ampli se volete divertirvi.
Inserita da: Jerico il 18.08.2023 - Letture: 707
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