81db «A Blind Man's Dream» [2013]

81db «A Blind Man's Dream» | MetalWave.it Recensioni

Autore:
Carnival Creation »

Recensione Pubblicata il:
05.10.2013

Band:
81db

Titolo:
A Blind Man's Dream

Nazione:
Italia

Formazione:
William Costello :: Vocals
Kostas Ladopoulos :: Guitars, Bouzouki, Additional Vocals
Vieri Pestelli :: Bass
Filippo Capursi :: Drums

Genere:
Rock / Metal

Durata:
54' 34"

Formato:
CD

Data di Uscita:
28.10.2013

Etichetta:
Bakerteam Records

Distribuzione:
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Agenzia di Promozione:
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Recensione

Ritornano i fiorentini 81db; freschi di firma per la Bakerteam, han dato alle stampe il loro ultimo lavoro ‘A Blind Man's Dream’ nel quale prendono vita tante di quelle cose da rendere l’album un’opera davvero interessante e sorprendentemente matura.
Il quartetto toscano si trova esattamente alla soglia del fatidico “terzo disco” che, come sappiamo bene, può decretare vittorie o sconfitte ma anche repentini cambi di rotta stilistica, rotture, fratture, scelte diverse o anche direzioni discografiche discutibili. Niente di tutto questo per gli 81db che invece continuano ad impastare ed impastare il loro sound con influenze tra le più disparate e proponendo il tutto sotto forma di pezzi dall’alto contenuto qualitativo.
Va detto che se si vuol dare una lettura superficiale e approssimativa alla musica contenuta in ‘A Blind Man's Dream’ possiamo dire di trovarci dinnanzi ad un Heavy Metal stampo moderno con influenze progressive. Sarebbe un mero insulto per la band ma soprattutto per il tanto lavoro che c’è stato dietro tuttavia non mi pare il caso di fissarci su scialbe e ridicole etichette in quanto l’album si srotola facilmente e vive di luce propria grazie ad un songwriting che ritengo tra i più efficaci e gradevoli di questi ultimi mesi e al diavolo il genere! I Nostri non sono di facile catalogazione, e meglio così aggiungo volentieri!
L’incipit non poteva essere migliore di così: il titolo ‘Manicomium’ suggerisce un po’ cosa troveremo all’interno di questo pezzo ovvero una varietà di stili, influenze e melodie argomentate a dovere. Il resto dei pezzi continua da sé con naturalezza: ‘Sirens’ è una simpatica composizione dalle atmosfere orientali, ‘When the Cat's Away’ esplora maggiormente l’Alternative Metal, ‘Vanessa's Box’ spiazza l’ascoltatore con un ingresso quasi pinkfloydiano per poi approdare ad una modernità di sound degna di nota.
Potrei continuare citando la southern ‘House Rules’, l’interessante e particolare ‘Food for Thought’ e la discretamente violenta e complessa ‘Alien Invasion’ nella quale, per altro, compare un lavoro sui riff di chitarra davvero eccezionale. Anche ‘The Great Escape’ e la title-track posta a chiusura hanno molto da comunicare considerando che le ritengo tra le più rappresentative dell’intero lotto. Unico neo, a mio gusto, è riscontrabile nella ballad ‘Insane Wishes’ che non reputo all’altezza delle altre tracce, vuoi per un fastidioso senso di abusato che la relega al rango di punto debole del disco ma di certo non abbassa il valore di quest’ultimo. C’è davvero tanto da ascoltare e da apprezzare nella musica degli 81 db. Le idee sono talmente tante e gli angoli molteplici che un solo ascolto non potrebbe mai soddisfare la ricerca di tasselli per completare il puzzle.
L’album è prossimo alla pubblicazione -28 Ottobre- ed il mio invito è quello di immergervi in tale musica se apprezzare le stranezze (si fa per dire) fatte con classe.