A Pale December «Death Panacea» [2022]

A Pale December «Death Panacea» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Wolverine »

 

Recensione Pubblicata il:
22.01.2022

 

Visualizzazioni:
796

 

Band:
A Pale December
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Titolo:
Death Panacea

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
- Riccardo Di Bella ::All instruments;
- Ernesto Ciotola :: All instruments;

 

Genere:
Black Metal

 

Durata:
47' 6"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
11.02.2022

 

Etichetta:
Avantgarde Music
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

L’assenza di cinque anni dal mini CD che li ha fatti conoscere ad una vasta platea internazionale e non, ha fatto si che il duo milanese dei A Pale Of December si potesse al meglio dedicare per la stesura e l’uscita di questo primo disco intitolato “Death Panacea”, disco assai particolare per un black metal, tenuto conto che nelle sei tracce realizzate la band si cimenta tra melodie, contesti atmosferici ed immancabili variabili ritmiche tali da sconfinare da quelli che sono i tipici canoni di un album black metal. Al di là di una produzione a dir poco eccellente, la band incentra attraverso sonorità pur sempre taglienti e maggiormente aggressive, un contesto sonoro ricchissimo dove riff imponenti ma tantissime particolarità tra passaggi acustici e, come già accennato melodici synth, rendono gli onori ai fan della prima ora. Rispetto alla precedente uscita il duo si cimenta su sonorità ancor più acide e corrosive con l’idea di contestualizzare al meglio anche i contenuti del disco incentrati sulla disperazione, sulla sconfitta e sulla resa dell’uomo in generale per accettarne quindi il fallimento. Le sei tracce, come già ribadito offrono un quadro compositivo di pregio a cominciare dall’opener “Simulacrum” in cui si trova probabilmente l’apice della forza e della sperimentazione della band verso nuove prospettive; “Iconoscasm” e la successiva “Manifesto” rivelano nella propria indiscussa cattiveria il miglior contesto black che ci si aspetta ma contornato da una incredibile maestria nel concepimento dei contenuti; la desolante e pacata “Atoning Monuments”, con i suoi undici minuti di ascolto rappresenta invece un altro capitolo frutto del miglior malessere e di indiscussa genialità; duplice invece l’aspetto apparentemente placato di “Of Prophets and Blood” sferzato in alternanze sonore da un brutale ma pur sempre oscuro malessere al meglio esternato sullo strumento musicale. Chiude infine “Nethermost” il cui clima gelido proietta l’ascoltatore in una dimensione quasi ultraterrena. Definire questo Death Panacea” uno dei disco migliori dell’anno probabilmente rende l’idea dei suoi contenuti.

Track by Track
  1. Simulacrum 85
  2. Iconoscasm 85
  3. Manifesto 90
  4. Atoning Monuments 85
  5. Of Prophets and Blood 90
  6. Nethermost 90
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 85
  • Qualità Artwork: 85
  • Originalità: 90
  • Tecnica: 90
Giudizio Finale
88

 

Recensione di Wolverine pubblicata il 22.01.2022. Articolo letto 796 volte.

 

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