Aetherna «Darkness Land» [2019]

Aetherna «Darkness Land» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Wolverine »

 

Recensione Pubblicata il:
09.11.2019

 

Visualizzazioni:
1256

 

Band:
Aetherna
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Titolo:
Darkness Land

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
- Vincenzo Zappatore :: Chitarra Solista;
- Vittorio Flumeri :: Chitarra;
- Marco Di Marco :: Basso;
- Germana Noage :: Voce;

 

Genere:
Alternative Metal

 

Durata:
42' 36"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
11.10.2019

 

Etichetta:
Elevate Records
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Sinceramente me lo immaginavo diverso il debutto dei romani Aetherna, autori di “Darkness Land”, un disco di sette tracce effettivo che includono a chiusura del disco anche un cover dei Duran Duran. La band si sponsorizza come autrice di un heavy metal miscelato tra hard rock e Gothic ma in definitiva l’ascolto lascia un po’ di amaro in bocca proprio perché non si riesce ben a comprendere dove vogliano effettivamente puntare lasciando qualche interrogativo. In sostanza il disco sembra arrivare ad un certo punto ma in definitiva pare ristagnare su se stesso e non decolla come dovrebbe; i brani scorrono in maniera quasi uniforme, non sembra esserci particolarità tra l’uno e l’altro e questo in sostanza sinceramente un po’ annoia; gli sforzi del tenue clean femminile, probabilmente poco avulso ad una performance di studio ma di miglior presa nel fattore live, pare sin troppo impostato e non rende la naturalezza che effettivamente dovrebbe contraddistinguerlo. A ciò si aggiunga anche una struttura dei brani quasi anonima che purtroppo, a parere di chi scrive, fa poco colpo. La traccia d’apertura “Event Horizon”, apre in maniera abbastanza travolgente da come parte il buon riff ma poi si stabilizza su una soluzione poco consona e poco attraente; segue poi “Darkness Land”, quasi una ballad che pare appena attraente per il ritornello cantato ma nulla di più; a seguire “Sounds From Nowhere”, dai contenuti piuttosto malinconici poi diretti in favore di un heavy quasi sdolcinato e poco cattivo forse a cagione delle troppe influenze stilistiche che caratterizzano il combo; “Devil’s Lullaby” un brano soft che offre poco sotto il profilo attrattivo se non il gusto di un richiamo fiabesco offerto dal clean femminile; le successive “Overdream” forse la più propositiva del disco e “Lord Of Sin”, un brano che sembra procedere un po’ con il freno tirato, non danno nuovamente la grinta che ci vorrebbe per infiammare gli animi e incitare la band. E’ vero che trattasi di un esordio ma sinceramente le cose da rivedere, a modesto avviso di chi scrive, paiono diverse a cominciare da uno stile meno influenzato da troppe correnti che rischiano di confondere, una maggiore grinta e convinzione strutturale dei brani ed infine il clean meno impostato.

Track by Track
  1. Event Horizon 55
  2. Darkness Land 60
  3. Sounds From Nowhere 55
  4. Devil’s Lullaby 55
  5. Overdream 60
  6. Lord Of Sin 55
  7. The Chauffeur (Duran Duran cover) S.V.
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 70
  • Originalità: 55
  • Tecnica: 60
Giudizio Finale
60

 

Recensione di Wolverine pubblicata il 09.11.2019. Articolo letto 1256 volte.

 

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