Aexylium «Tales From this Land» [2018]

Aexylium «Tales From This Land» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Wolverine »

 

Recensione Pubblicata il:
30.07.2018

 

Visualizzazioni:
2212

 

Band:
Aexylium
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Titolo:
Tales From this Land

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
- Steven Merani :: Vocals;
- Fabio Buzzago :: Lead Guitar;
- Roberto Cuoghi :: Guitar, Bagpipe, Banjo;
- Matteo Morisi :: Drums;
- Gabriele Guarino :: Flute;
- Gabriele Cacocciola :: Bass;
- Stefano Colombo :: Keyboards;
Federico Bonoldi - Violin

 

Genere:
Folk Metal

 

Durata:
41' 44"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
29.06.2018

 

Etichetta:
Undeground Symphony Records
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Da Varese, i folk metal Aexylium, esordiscono con questo “Tales From This Land” un disco preceduto da un Ep autoprodotto. La band, sostanzialmente ispirata per la maggiore dai lontani cugini Eluveite, Korpiklaani, Folkstone e altri, delizia l’ascoltatore con una incredibile energia musicalmente derivante dalla buona capacità della band di creare sia ambientazioni che soprattutto sonorità di livello tipiche del genere anche attraverso l’impiego di viole, violini e flauti con un risultato di notevole spessore. Gli undici brani offerti, al di là delle caratteristiche che vedono l’impiego degli strumenti sopra indicati, si stendono anche su andature molto dinamiche rese particolarmente e compatte ed uniformi dalle due chitarre e magnetizzate dall’ottimo clean vocale in alcuni casi trasformato in growl. La capacità della band è quella di rendere un’ambientazione dell’epoca rivisitata attraverso l’impiego di una strumentazione moderna capace di generare le atmosfere più caratteristiche. Il preludio d’apertura di “Prelude To A Journey” rende subito l’idea di cosa ci si aspetterà nel corso dell’ascolto, conferma assolutamente mantenuta dal primissimo “Black Flag” dove violini e viole si uniformano incredibilmente con gli sfarzi delle due chitarre elettriche offrendo uno spettacolo tutto da ascoltare; splendida anche “Into the Jaw of Fenrir”, un brano vincente sia sotto il profilo ritmico ma soprattutto anche per l’ottimo ritornello cantato; è poi la volta di “Aexylium” e di “My Favorite Nightmare”, il primo incentrato molto sulla cura ritmica del lavoro mentre il secondo maggiormente più diretto e propositivo sia ritmicamente che sotto il profilo della cura del clean appena più acerbo. Con qualche passaggio misto al thrash, “Banshee” sfoggia al meglio il proprio oscuro messaggio lasciandoci avvolti dalle ritmiche e dallo stupefacente lavoro di tutti gli strumentisti su supporto questa volta di un growl potente e diretto al meglio. “Tales From Nowhere” rappresentano un momento apparentemente quieto e tranquillo per poi mutare direzione di favore di un heavy power folk nella maniera più bella questa volta con un clean diverso da quello di base supportato dall’oramai noto ed egregio growl; il suono di una cornamusa ci dimensiona nelle terre e nei territori di un tempo in puro ambiente folk con un brano molto diretto e potente sotto il profilo compositivo e nuovamente attraente per ritornelli e melodici. Seguono poi “Revive The Village” e “The Blind Crow” nuovamente diretti, compatti e straordinariamente realizzati. La matrice heavy non abbandona mai il combo e i suoi migliori fasti si evidenziano con “Judas ’ Revenge” ritmicamente divertente e vario nei contenuti; il tutto viene chiuso da “Radagast” festoso e ritmicamente dalle sembianze quasi thrash in alcuni passaggi. Un disco d’esordio significativamente ben fatto, divertente e ottimamente ambientato da fare vostro se amate questo genere.

Track by Track
  1. Prelude To A Journey S.V.
  2. Black Flag 80
  3. Into the Jaw of Fenrir 80
  4. Aexylium 80
  5. My Favorite Nightmare 80
  6. Banshee 80
  7. Tales From Nowhere 80
  8. Revive The Village 80
  9. The Blind Crow 80
  10. Judas ’ Revenge 80
  11. Radagast 80
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 80
  • Qualità Artwork: 80
  • Originalità: 80
  • Tecnica: 80
Giudizio Finale
80

 

Recensione di Wolverine pubblicata il 30.07.2018. Articolo letto 2212 volte.

 

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