Alchem «Florilegium » [2011]

Alchem «Florilegium» | MetalWave.it Recensioni Autore:
carnival creation »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
1777

 

Band:
Alchem
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Titolo:
Florilegium

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Annalisa Belli :: Vocals
Pierpaolo Capuano :: Guitars
Paolo Temptesta :: Bass
Massimiliano Fiocco :: Drums

 

Genere:

 

Durata:
51' 28"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2011

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Gli Alchem nascono ufficialmente nel 2001 dal cambio di moniker del precedente Acidaluna, band in cui militavano sia la cantante Annalisa Belli che il chitarrista Pierpaolo Capuano, entrambi mastermind del progetto. La pubblicazione di tre demo (“Demo 2005”, “Shadows” e “Whispering”) dal 2005 al 2011 ha fatto sì che la band abbia concretizzato maggiormente il proprio lavoro con questo debut-album, “Florilegium“ in cui purtroppo si evincono prima di tutto due elementi: la ancora scarsa ispirazione in fase di songwriting e la produzione audio non proprio adatta a valorizzare le, tutto sommato, buone idee del duo che riesce a convincere soltanto in pochi casi, quelli cioè nei quali la proposta si fa acustica o semi-unplugged (“So I Am” e “You Will Call My Name”, ovvero i due episodi migliori del platter a mio avviso).
Nelle altre tracce, vuoi per ingenuità, vuoi per l’audio scadente, il tutto non mi suona né originale né intrigante; la voce della singer è buona ma pecca di mancanza di personalità mentre per quanto riguarda le chitarre è possibile giudicarle di buona fattura soltanto nei momenti di arpeggio e quindi quelli più misurati. Nei riff dei brani più tirati –per quanto siano per il 90% in mid-tempo senza alcun cambio di tempo sostanziale- si arriva alla noia quasi subito per la poca ispirazione con cui il tutto è stato composto, del resto anche basso e batteria suonano anomini e senza troppa anima. C’è troppa poca passione in “Floriregium”, a mio parere, e troppa freddezza. Salvare due soli brani è un dispiacere; se fosse stato registrato meglio e avesse goduto di ulteriori intelaiature ritmiche e soluzioni melodiche più originali sarebbe di certo stato un disco interessante poiché le atmosfere di base ci sono e alcune idee potrebbero risultare anche buone se fossero esposte in modo più pulito. Il disco sembra una lunga demo e non altro. Un vero peccato. Speriamo che in futuro le cose migliorino, per ora diamo un incoraggiamento meritato.

Track by Track
  1. Whispering Clouds 50
  2. The Black Angel Of Good 50
  3. She'll Fly Away 55
  4. Desdemona 55
  5. Sweet Dancing Moon 60
  6. Time Goes On 50
  7. So I Am 70
  8. Autumn Breeze 60
  9. You Will Call My Name 70
  10. Little Scorpion 50
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 50
  • Qualità Artwork: 50
  • Originalità: 50
  • Tecnica: 60
Giudizio Finale
56

 

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