Alteria «Encore» [2013]

Alteria ĢEncoreģ | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
29.06.2014

 

Visualizzazioni:
2618

 

Band:
Alteria
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Titolo:
Encore

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Alteria :: voce
Fernando De Luca :: basso, chitarra
Roberto Fabiani :: batteria
Pietro Quilichini :: chitarra

 

Genere:
Rock

 

Durata:
40' 31"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
03.12.2013

 

Etichetta:
AlterHead Productions

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
Astarte Agency
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Recensione

Alteria è il progetto solista di Stefania Bianchi, già membro dei No More Speech, che arriva con questo “Encore” al debutto solista, consistente di un rock con venature metal potente, ben cantato e godibile, tutto grinta ed energia, e più raramente su atmosfere un po’ più tristi, tipo “Sickness”, che più che tristi definirei amare.
Ed è godibilissimo, va detto. Lo è perché “Encore” non punta tutto sulla voce: è ricercatissimo a livello di arrangiamenti, è fresco, coinvolgente e credibile, nonché tutt’altro che moscio, con “Suck my soul” a mostrare sin da subito cosa è capace di fare questo ensemble, e con le canzoni più da singolo tipo “Like an atom” e “Protection” a funzionare in quanto a orecchiabilità ma non essendo assolutamente banali, con la seconda a mostrare tendenze electro. E non preoccupatevi: Alteria non ha fatto un disco tutto singoli e nient’altro: la band spazia per i generi, lambendo il doom nella pesante “Angel Love”, qualcosa alla Placebo che figura a tratti in “Empty land” e la leggermente più metallifera “Bad Trip”, il tutto mentre la brava cantante Alteria tesse le sue linee vocali aggressive ma non troppo, sulla falsariga di quanto già fatto da Guano Apes.
In altre parole: se intendiamo la parola “Commerciale” nel senso giusto, cioè non roba usa e getta ma musica dall’attrazione popolare e che diverte tutti, allora “Encore” è un capitolo discografico riuscito e valevole di essere almeno in parte tramandato in ambito nazionale, nonostante alcuni appunti tipo le chitarre un po’ basse e la batteria buona ma un po’ troppo finta e sintetica nei suoni. Ascolto consigliabile ad ogni musicista metal che non sia troppo “trù” e schizzinoso per gli altri generi musicali, e fortemente consigliato per gli amanti dei Guano Apes.

Track by Track
  1. Suck my soul 70
  2. Bad Trip 70
  3. Like an Atom 75
  4. Sickness 75
  5. Encore 75
  6. Empty Land 70
  7. In your grave 65
  8. Protection 75
  9. Angel Love 75
  10. Dust 70
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 70
  • Originalità: 70
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
71

 

Recensione di Snarl pubblicata il 29.06.2014. Articolo letto 2618 volte.

 

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