Ananda Mida «Reconciler» [2023]

Ananda Mida «Reconciler» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Wolverine »

 

Recensione Pubblicata il:
11.05.2024

 

Visualizzazioni:
347

 

Band:
Ananda Mida
[MetalWave] Invia una email a Ananda Mida [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Ananda Mida [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagine GooglePlus di Ananda Mida [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina BandCamp di Ananda Mida

 

Titolo:
Reconciler

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
- Davide Bressan :: bass, el. guitars;
- Max Ear :: drums;
- Daniel Grego: synth, effects;
- Filippo Lorenzo Mocellin :: lyric;
- Stefano Paski :: Hammond organ, percussion;
- Matteo Pablo Scolaro :: ac. & el. guitars;
- Alessandro Tedesco :: el. guitars;

 

Genere:
Psychedelic Rock

 

Durata:
1h 23' 4"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
03.11.2023

 

Etichetta:
Go Down Records
[MetalWave] Invia una email a Go Down Records [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Go Down Records [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Go Down Records [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Twitter di Go Down Records [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina SoundCloud di Go Down Records

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
Metaversus - Press & Promo
[MetalWave] Invia una email a Metaversus - Press & Promo [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Metaversus - Press & Promo

 

Recensione

Dobbiamo ammettere che l’effettivo trio gli Ananda Mida ci sa fare e ben ce lo dimostra per l’ascolto del loro nuovo, terzo album “Reconciler”, un disco che va oltre l’ora pressando il tasto play per disporsi con nove tracce all’interno di un contesto doom, stoner, latin, psichedelic rock in cui difficilmente si storce il naso o si proferiscono illazioni alla band; facciamo un attimo la disamina del lavoro: ciò che rende sin da subito interessante il tutto è l’amore profuso per un sound retrò, un po’ alla Pink Floyd in assetto sperimentale o ancora ai primi Black Sabbath disposto anche con la collaborazione di alcuni musicisti che miscelano il proprio estro tra partiture, lead, organi etc. Ritmicamente i brani si dispongono all’interno di un rock molto diretto e il clean spesso effettato con moduli futuristici o filtrato con effetti completa il contesto retrò del lavoro come nel caso del lungo “ Lucifer’s Song”, un brano di ben dodici minuti di ascolto tanto per fare qualche esempio. La band in ogni caso sa offrire degli spunti significativi ed interessanti dando comunque prova di una certa preparazione anche nell’ambito di territori sperimentali spesso avulsi a molte band; in qualche brano, come nel caso del lunghissimo “Swamp Thing” che sfiora il quarto d’ora di ascolto, sembra addirittura di ascoltare i Doors del XXI secolo con un effetto veramente unico; che dire poi di Following The Light un brano che condensa un rock moderato ma allo stesso tempo impulsivo ma espressivo al massimo nel clean; quanto ai ventidue minuti di “Doom and the Medicine Man” una ennesima rivelazione compositiva forte di elementi sonori plurimi e pregno di correnti che è un vero piacere scoprire momento dopo momento. Il lavoro è singolare nei contenuti e personalissimo sia per la dose di creatività che per l’intrattenimento di cui la band si rende protagonista. Un ottimo lavoro.

Track by Track
  1. Stormy Lady 80
  2. Lucifer's Wind 85
  3. Reconciling 85
  4. Swamp Things 85
  5. Never Surrender 80
  6. Following the Light 80
  7. Reconciling (reprise) 85
  8. Doom and the Medicine Man (pt V-VIII) 80
  9. The Stumbling Doll 80
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 80
  • Qualità Artwork: 80
  • Originalità: 90
  • Tecnica: 90
Giudizio Finale
83

 

Recensione di Wolverine pubblicata il 11.05.2024. Articolo letto 347 volte.

 

Articoli Correlati

Interviste
  • Spiacenti! Non sono disponibili Interviste correlate.
Live Reports
  • Spiacenti! Non sono disponibili Live Reports correlati.
Concerti
  • Spiacenti! Non sono disponibili concerti correlati.