Ancient Dome «Ancient Dome» [2005]

Ancient Dome «Ancient Dome» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Maglor »

 

Recensione Pubblicata il:
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Visualizzazioni:
2834

 

Band:
Ancient Dome
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Titolo:
Ancient Dome

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Paul: Guitars, Vocals
Ale: Guitars
Cuz: Bass
Syra: Drums

 

Genere:

 

Durata:
23' 57"

 

Formato:

 

Data di Uscita:
2005

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Gli Ancient Dome sono una band della provincia di Varese dedita a un Thrash tipicamente anni Ottanta con marcate influenze Techno (intendasi di gente uscita sulla fine della decade come Forbidden o Dark Angel). La band di è formata nel 2000 è ha visto numerosi avvicendamenti di componenti e di stili musicali, dal metal classico fino a giungere nel 2003 al Thrash e un anno dopo alla formazione stabile e attuale. I ragazzi presentano questo “Ancient Dome” che è la loro seconda fatica, il quale segue di un anno “Once we were thrashers”, demo registrato nella formazione a tre, senza Ale alla chitarra. Leggo dal sito che il demo di cui vi scrivo presenta tre tracce (Brainsucker, Metalmaniacs, Wounded Soul) che costituivano di fatto il primo promo della band, che quindi credo siano qui presenti in “versione riveduta e corretta”. Ma veniamo finalmente all’analisi di “Ancient Dome”. La presentazione visiva non è delle migliori, l’artwork è piuttosto anonimo e la grafica tutt’altro che convincente. Da questo punto c’è poco altro da dire. Ma dato che in realtà è la musica che conta passiamo all’ascolto vero e proprio. Il demo si apre con My Own War, una breve intro con rumori, suoni campionati e una voce distorta ci porta al granitico riffing che da inizio al pezzo vero e proprio: siamo di fronte a una bella palettata thrash, veloce, diretta, con cambi di velocità e aperture melodiche tanto chitarristiche quanto vocali. I suoni sono buoni, ben definiti e discretamente mixati. La voce è abravisa, urlata sì ma sempre melodica e mai sguaiata. I riferimenti più chiari per questo brano sono Testament, Forbidden e Exodus. La sezione ritmica fa un bel lavoro, anche se il mixing penalizza un po’ troppo il basso. Le chitarre danno una buona prova sia per quello che riguarda la parte ritmica, veloce ma varia e ricercata, sia per quella solista molto smanettona anche se non molto ricercata melodicamente…ma d’altra parte di thrash stiamo parlando. Il secondo brano è Brainsucker, un pezzo che si muove a velocità da mid tempo, mantenendo un riffing circolare e obliquo, molto alla Forbidden, bella l’apertura del ritornello, melodica e violenta, anche se qua e là si sentono delle sbavature nell’intonazione vocale sulle note più lunghe. Bello il solo con tanto di rallentamento e armonie un po’ alla Kreator, che riscatta la mancanza di melodia del precedente. Il terzo brano è Metalmaniacs, si torna su terreni più classicamente thrash bay-area, belli il riffing e il ritornello con cori alla Anthrax-Exodus; forse un po’ prolissa la parte strumentale centrale. La quarta traccia, Ode To A Muse, è un arpeggio di basso che sinceramente non mi ha detto nulla, l’ ho trovato un po’ buttato lì inutilmente. Total Command è la traccia, successiva, forse la migliore del lotto. Una gran mazzata dove si sente l’eco di Petrozza e soci, stacco al centro che rallenta un po’ il ritmo e poi si riparte a spron battuto. Da rompere il collo. Wounded Soul, il pezzo che chiude il lavoro, parte sulfurea e cresce piano piano per poi esplodere in un riff bello tosto. Qui le melodie non sono troppo convincenti, ma il pezzo è ben strutturato e tra un cambio e l’altro si lascia ascoltare con piacere, anche se più sintesi avrebbe giovato. Lavoro concluso. Tiriamo le somme: indubbiamente una buona prova, le capacità tecniche ci sono, la registrazione è efficace, le composizioni sono buone e suonate con la giusta attitudine. La lezione dei maestri è stata studiata con cura ed è interpretata con personalità, anche se per ora i richiami sono abbastanza presenti. A parer mio c’è da lavorare su quei passaggi a vuoto che ci sono qua e là nei pezzi più lunghi e lenti, staccarsi ancora un po’ dalle proprie influenze-radici su quelli più pestoni, e migliorare la presentazione grafica che è il punto più dolente del demo. Anche le informazioni biografiche fanno un po’ schifo…Qualche imprecisione esecutiva qua e là c’è, ma si tratta di un demo e sono sicuro che con un budget più adeguato questi problemi svanirebbero al volo. Ho letto sulla presentazione che questa è la prima recensione che i ragazzi richiedono. Questo è male, molto. Fatevi sentire giovani che di cose da dire ne avete! Consigliatissimo a tutti i Thrasher!

Track by Track
  1. My Own War 85
  2. Brainsucker 80
  3. Metalmaniacs (K.T.M.F.A.) 75
  4. Ode to a Muse 50
  5. Total Command 90
  6. Wounded Soul 70
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 80
  • Qualità Artwork: 50
  • Originalità: 70
  • Tecnica: 85
Giudizio Finale
74

 

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