Apocalypse «Pedemontium» [2021]

Apocalypse «Pedemontium» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Bata »

 

Recensione Pubblicata il:
11.02.2022

 

Visualizzazioni:
856

 

Band:
Apocalypse
[MetalWave] Invia una email a Apocalypse [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Apocalypse [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Apocalypse [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il canale YouTube di Apocalypse [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina BandCamp di Apocalypse

 

Titolo:
Pedemontium

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Erymanthon Seth Everything

 

Genere:
Viking Metal

 

Durata:
1h 5' 50"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2021

 

Etichetta:
Earth And Sky Productions
[Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Earth And Sky Productions [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il canale YouTube di Earth And Sky Productions [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina BandCamp di Earth And Sky Productions

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
Mister Folk Promotion
[MetalWave] Invia una email a Mister Folk Promotion [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Mister Folk Promotion [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Mister Folk Promotion

 

Recensione

Eccoci al quarto disco per gli APOCALYPSE (non considero il tributo To Hall Up High – In Memory Of Quorthon del 2019) finalmente in formato fisico.
Band/progetto in mano al giovane polistrumentista Erymanthon Seth (testi e musica sono pera sua), che resta fedele alla sua influenza principale: i BATHORY epic/viking ma anche thrash/death. Per quanto riguarda le tematiche invece credo o spero di aver capito sia un concept sulla regione di provenienza (Piemonte) e le sue bellezze.
I pezzi all’interno del lavoro sono 8 (più intro e outro) per un totale di circa 66 minuti.
Dicevano della musica, devota ai Bathory ma con spunti anche nella classica.. un tocco di classe si potrebbe dire.
Partiamo. E il disco si apre con l’intro (Prologue) che ci prepara alla prima scalata con Pandemonium; pezzo dove la voce non intacca minimamente la cattiveria dei suoni (questo perché sembra quasi usata per un canto alpino). Scalata che ci porta alla vetta con Dark Mountain, un brano si epico ma che tocca lidi dark prog con le tastiere e l’inserto di Te Deum di Charpentier che lo rendono unico.
Poi ecco arriva una bella botta diretta in faccia con I Died By The Mountainside, pezzo adatto per scatenarsi sotto il palco…quando si potrà.
Mentre la psudo ballad Crystal Eyes divide a metà il lavoro; una specie di sparti acque.
Che difatti riparte alla grande con Pedemontiume, altro pezzo diretto e tirato. Si toccano invece passaggi folk con The trail of ice; tirare il fiato? Sia mai. Si riparte di nuovo con Mountain soul, altra mazzata epica.
Non inganni l’inizio acustico di The lake of witches, è solo l’annuncio delle sfuriate elettriche in arrivo subito dopo.
Parlavo di musica classica; eccoci quindi a Bach e all’intro di The king of stone, dove si parla del Monviso.
E arriva l’epilogo con… Epilogue… pezzo strumentale che chiude in modo degno il lavoro.
Che dire; a me il disco è piaciuto eccome; mi hanno colpito le tematiche legate al Piemonte e tutto il lavoro fatto col libretto interno al cd.

Track by Track
  1. Prologue 70
  2. Pedemontium 80
  3. Dark Mountain 80
  4. I Died by the Mountainside 75
  5. Crystal Eyes 80
  6. The Trail of Ice 80
  7. Mountain Soul 80
  8. The Lake of Witches 80
  9. The King of Stone 75
  10. Epilogue 70
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 75
  • Qualità Artwork: 75
  • Originalità: 65
  • Tecnica: 85
Giudizio Finale
76

 

Recensione di Bata pubblicata il 11.02.2022. Articolo letto 856 volte.

 

Articoli Correlati

News
Interviste
  • Spiacenti! Non sono disponibili Interviste correlate.
Live Reports
  • Spiacenti! Non sono disponibili Live Reports correlati.