As Likely As Not «Stand Up And Nerve» [2011]
As Likely As Not
Titolo:
Stand Up And Nerve
Nazione:
Italia
Formazione:
Andrea Spini - Vocals
Andrea Mossini - Guitars
Chicco De Giovanetti - Guitars
Simone Bonetti - Bass
Gianluca Rabbiosi - Drums
Genere:
Durata:
34' 53"
Formato:
CD
2011
Etichetta:
Distribuzione:
---
Agenzia di Promozione:
---
Recensione
Era da tempo che sentivo parlare del nuovo prodotto di casa "As Likely As Not" ed ora finalmente ho messo orecchio alla loro ultima fatica.
Dire che si tratta di un disco semplice non è affatto vero, nonostante la band italiana proponga un thrash/death metal di stampo puramente scandinavo, melodico per così dire; abbiamo tra le mani del materiale che vale discretamente e la scelta della band di farlo mixare in Svezia a niente popò di meno che Pelle Seather e farlo masterizzare da un signore chiamato Goran Finnenberg (lo avete “sentito” in dischi di In Flames, Dark Tranquillity, Arch Enemy, Soilwork ecc.) l'ho trovata più che azzeccata dato che il genere tende verso il paese da cui è stato creato. Non poteva che uscir fuori un buon disco a mio parere, considerato il fatto che ogni cosa è al suo posto, che la tecnica con cui i brani sono stati eseguiti fa evincere il talento dei singoli musicisti e che le idee sono state tutte buone e rese concrete nel miglior modo possibile.
Il sound degli ALAN è ricco di precisioni millimetriche ma non rischia di essere preso per disco finto, ciò è cosa estremamente buona se pensiamo a tante release moderne tutte accomunate dal fatto di godere di una produzione cristallina, spesso usata per nascondere tratti negativi come mediocrità e mancanza di idee sufficientemente valide.
Non è il caso naturalmente dei nostri ed ho ascoltato "Stand Up And Nerve" almeno tre volte per rendermi conto di tutto ciò e per definire al meglio il mio giudizio, per altro più che buono.
C'è tutto quello che potete immaginare da un genere come questo ma differiscono da tante altre band per l'"incursione" di elementi elettronici validi (a differenza di tanti altri) che rendono il tutto maggiormente sperimentale; basta ascoltare l'ultima traccia “Omega” per comprendere il concetto: sei minuti passati di follia puramente elettronica, degna dei migliori gruppi del genere tra l'altro, un brano strumentale che si fa apprezzare per l'originalità pur non rappresentando apparentemente il genere thrash/death per intenderci.
Per tutte le altre posso dire di certo che le canzoni sono ricche di nevrosi, di pathos, di isterismi e di frequenti richiami all'hardcore e al thrash/core.
Buono tutto, cantato e suonato come Dio comanda. Solo una pecca: dura poco più di un Ep e per il gran lavoro che hanno fatto i nostri mi è apparso come un lampo nel cielo. E' senz'altro un disco veloce e a mio parere con un paio di canzoni in più sarebbe risultato perfetto, ma non posso lamentarmi dato che è un disco modernissimo con tutte le carte in regola.
Track by Track
- Designed Love 70
- Realization 70
- My Last Confession 75
- Red Fleer 65
- Only Echoes Of Dreams 65
- Inhale Exhale 70
- Nerving Empathy 70
- Omega 75
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 85
- Qualità Artwork: 65
- Originalità: 75
- Tecnica: 80
Giudizio Finale
72Recensione di carnival creation pubblicata il --. Articolo letto 1603 volte.
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