Bellathrix «Orion» [2017]

Bellathrix «Orion» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Wolverine »

 

Recensione Pubblicata il:
23.04.2017

 

Visualizzazioni:
1923

 

Band:
Bellathrix
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Titolo:
Orion

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
- Stefania Prian :: Vocals;
- Manuela Lally Cretella :: Guitar;
- Elisa Pilotti :: Drums;
- Steve Vawamas :: Bass;
- Marcello Daisy Mazzone :: Guitar;

 

Genere:
Heavy Metal

 

Durata:
36' 48"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2017

 

Etichetta:
Black Widow Records
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
Mazzarella Press Office
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Recensione

Band mista al maschile e femminile con prevalenza di quest’ultima categoria, è rappresentata delle liguri Bellathrix, una recente realtà formatasi solamente nel 2015 e già all’esordio con queste otto tracce racchiuse in “Orion”, all’interno del quale l’Heavy Metal Melodico realizzato dal quintetto riesce a convincere ciascun ascoltatore non tanto per particolari propensioni sonore prettamente classiche ma quanto per la dinamica e la divertente struttura dei brani. La parte cantata con il clean femminile di Sefy Prian indubbiamente non troppo particolare ed originale nei contenuti, riesce a rendere quel giusto effetto per i circa trentasei minuti di ascolto tale da riconoscere positivamente il contenuti di questo lavoro. Nel corso delle registrazioni del lavoro hanno anche partecipato alcune guest star tra cui Tommy Massara degli Extrema per il lead della cover eseguita dalla band “The Ritual”; vi è poi anche la partecipazione del tastierista Dave Garbino, della violinista Federica Pelizzetti e di Martin Grice al flauto. Da “The Road in the Night”, il primo dei brani della tracklist, subito si percepisce una certa coerenza sonora la cui semplicità e nitidezza offrono nel complesso una piacevole sensazione compositiva; l’effetto vocale sul successivo “Before the Storm” indubbiamente appare maggiormente coerente rispetto alla track d’apertura grazie alla valida performance rilasciata e ai contenuti strutturali del brano, non particolarmente ottimale, ma nel complesso soddisfacente; un riff in puro heavy metal è la soluzione d’apertura di “Fly in the Sky”, che in definitiva risulta moderato ritmicamente e un po’ più convincente anche nel ritornello; settantiano nei contenuti ma soprattutto nelle ritmiche e nelle annesse melodie risulta “My Revenge” mentre “I don’t Believe a Word” si presenta con un inizio assolutamente pacato per i suoi sottofondi fatti di viole e clean vocale assolutamente rilassante; di tanto in tanto detto portamento si alterna con una spinta da toni più hard; si continua con la successiva “The Ritual” cover degli Strana Officina, ottimamente eseguita e dove il lead di Tommy ne rappresenta un sincronico abbellimento; si passa poi ad “Orion”, un heavy musicalmente deciso e dinamico all’interno del quale la parte vocale all’ascolto non appare particolarmente conforme al contenuto generale del brano; si giunge alla conclusiva “King of Camelot”, un brano misto tra epic e metal, probabilmente uno dei più belli del platter. Il disco si rileva in sostanza come un’alternanza tra musiche complessivamente ben proposte delle quali, alcune migliori di altre; indubbiamente forse qualcosa dovrebbe essere migliorata ma sono convinto che questo avverrà sin dall’uscita di un futuro, prossimo lavoro

Track by Track
  1. The Road in the Night 55
  2. Before the Storm 65
  3. Fly in the Sky 70
  4. My Revenge 70
  5. I don’t Believe a Word 65
  6. The Ritual S.V.
  7. Orion 60
  8. King of Camelot 75
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 70
  • Originalità: 65
  • Tecnica: 65
Giudizio Finale
66

 

Recensione di Wolverine pubblicata il 23.04.2017. Articolo letto 1923 volte.

 

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