Blacklands «A New Dawn» [2013]
Recensione
Progetto tedesco attivo dal 2006 fondato da Thomas Kelleners (ex Heavenward e Lucifer’s Heritage), i Blacklands pubblicano nella primavera del 2013 il debut album “A New Dawn”: dodici tracce per quasi ottanta minuti di progressive melodic rock.
Molto melodic.
La voce di Moja Nardelli, perfetta per lo stile proposto ma capace di spaziare fino ai toni più gravi e drammatici del gothic/symphonic metal, è accompagnata dalle splendide chitarre di Michael Stockschläger dai tratti addirittura floydiani, che, insieme ai tappeti di tastiere di Manfred Reinecke, evocano atmosfere sognanti e suggestive che, inevitabilmente, richiamano alla mente i Dream Theater più melodici e i primi Marillion, con un pizzico di sonorità alla Within Temptation (“Dance of the Witches”).
Songwriting abbastanza articolato e suoni mediamente ricercati evidenziano il grande impegno e la coscienza tecnica che i quattro musicisti teutonici hanno riversato in questo lavoro e se dovessi muovere una critica specifica verterebbe sulla leggera mancanza generale di energia, nonostante ai crescendo segua l’esplosione melodica come da manuale, e sulla scrittura delle linee vocali, che, seppur molto orecchiabili, alla lunga risultano un pò monotone e troppo in primo piano a livello di produzione.
Fortunatamente alzano il tiro i brevi ed intensi momenti di virtuosismo strumentale disseminati lungo il cammino fino alle due belle ballad, consecutive, “Love will never die” e “Memories” che precedono i quindici minuti della eccellente “Powerplay” (davvero degna di ripetuti ascolti), etichettabile come momento più progressive ed elettrizzante dell’album, il cui assolo di chitarra centrale è chiaramente (e piacevolmente) “Gilmour-inspired”: avere più pezzi come questo avrebbe indubbiamente elevato l’intero lavoro a vette parecchio alte.
Compaiono come special guests Lennie Rizzo degli Exxplorer, Terry Gorle degli Heir Apparent e Giles Lavery dei Dragonsclaw.
“A New Dawn” è un album ben fatto, dalla produzione limpida, è fresco, rilassante, a tratti brillante, dalle atmosfere oniriche e, come opera prima, un gran bel biglietto da visita per i Blacklands che sicuramente dimostrano di essere una band da tenere d’occhio!
Track by Track
- Cold Embrace 75
- Dance of the Witches 85
- A New Dawn 70
- Ocean of Tears 75
- Remember Your Time 75
- I Can Hear Your Heart 80
- Floating Pictures 65
- Love Will Never Die 75
- Memories 80
- Take 85
- Powerplay 95
- The Me 85
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 90
- Qualità Artwork: 80
- Originalità: 80
- Tecnica: 90
Giudizio Finale
80Recensione di Elbereth pubblicata il 17.05.2013. Articolo letto 1540 volte.
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