Blaze Of Sorrow «Echi» [2012]
Blaze Of Sorrow
Titolo:
Echi
Nazione:
Italia
Formazione:
Peter :: Vox, Guitar, Bass
N :: Drums
V :: Bass (live)
L :: Guitar (live)
Genere:
Durata:
52' 36"
Formato:
CD
2012
Etichetta:
Distribuzione:
---
Agenzia di Promozione:
---
Recensione
Anni fa recensii proprio su queste pagine il debutto dei mantovani Blaze of Sorrow, e sin da allora la band prometteva bene, ma per quanto quel cd fosse bello, non avrei mai pensato che Peter, master mind della band, fosse mai stato capace di fare il colpaccio con questo “Echi”, terzo disco con 8 tracce per 52 minuti e mezzo di musica.
Colpaccio si diceva, per un semplice motivo: di tutte le cose mai sentite in italia riguardanti il black metal atmosferico e con un debole per le soluzioni stilistiche acustiche e arpeggiate, questo “Echi” è senz’altro il migliore e pure con un buon distacco dalla concorrenza. E questo sotto diversi punti di vista: il primo è quello della varietà di quest’album. Sin dall’opener (e tra le mie preferite dell’album) “All’ignoto” il songwriting dei BOS si dimostra essere molto agile, eterogeneo e per niente afflitto dalla monodirezionalità che certi dischi di genere simile hanno, non si tratta di un disco che ricicla le proprie idee all’infinito nel cd e dimostra di saper eccellere negli arrangiamenti, sia quando si tratta di andare veloci e potenti, sia quando le atmosfere si fanno più ombrose e soffuse. L’altro highlight del disco è dato dalle atmosfere solenni e maestose, a volte epiche che permeano il disco e che brillano soprattutto nella title track, talmente intrisa d’epicità da essere accostabile ai Draugr più epici (Quelli di brani come “Inverno” per intenderci) e riesce anche a essere migliore, seppur di misura. Questa canzone è anche la mia preferita dell’album. Completano il quadro una ottima veste grafica per scelta cromatica e raffigurazione, e (terzo highlight) una espressività vocale molto buona, un uso intelligente e ben strutturato del cantato italiano, che è un particolare a cui non do in genere peso, ma che in questo caso funziona alla grande e che aiuta i brani dei Blaze of Sorrow a risplendere.
Insomma: per me, un disco da avere non solo per chi apprezza questi lidi musicali, ma valevole di un ascolto per gli amanti del Black Metal in generale. Se cercate un disco di questo genere che non sia scontato, monodirezionale o qualunquista nei contenuti, eccolo qua. Non ci troviamo di fronte a un disco depressive ben registrato e neanche davanti a un altro “Alcest wannabe”. I Blaze of Sorrow hanno classe. Io per me, me li annoto tra i gruppi italiani Black Metal preferiti, a voi consiglio quantomeno un ascolto, fermo restando che per me il cd è da avere, senza se e senza ma.
Track by Track
- All’ignoto 85
- Empatia 80
- In memoria 70
- Il soffio del sole 80
- Alberi 75
- Echi 90
- Ma il vento ricordò il mio nome 80
- Aspettando il tempo 75
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 80
- Qualità Artwork: 85
- Originalità: 80
- Tecnica: 80
Giudizio Finale
80Recensione di Snarl pubblicata il --. Articolo letto 3019 volte.
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