Bleeding eyes «No God!» [2004]

Bleeding Eyes «No God!» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Scolopendra »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
1966

 

Band:
Bleeding eyes
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Titolo:
No God!

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Lorenzo : batteria
Alberto : voce
Marco : basso
Andrea : chitarra

 

Genere:

 

Durata:
46' 10"

 

Formato:

 

Data di Uscita:
2004

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Il 2005 comincia alla grande con il nuovo cd dei Bleeding eyes "No God!"
Un misto di influenze musicali inimmaginabile che solca territori hc, chaos core, sludge, violent crust e metalcore...
Una batteria sempre presente e molto originale, un basso provocante e ecco, una chitarra che grida vendetta e una voce che per questo genere più azzeccata non si poteva avere!
Si presenta subito grezza l'atmosfera di "Go right" prima canzone del quartetto proveniente dal Veneto e come direi io "è molto Bencivenga okkupato"...
Mosh, mosh, mosh e chi vuol capire capisca! Qui si sta parlando di un prodotto italiano competente al 100% con il mercato americano ed europeo, vedi gruppi come Pig destroyer, Nasum, Orchid, Asterisk, Catena collapse, Embrace the end e chi più ne ha più ne metta...
La seconda track "Root" non smentisce assolutamente le mie prime impressioni nei confronti dei Bleeding eyes anzi conferma ampliamente il mio buon giudizio nei loro confronti, un gruppo che sa quello che sta facendo e inoltre sperimenta soluzioni diverse su uno dei più nuovi stili dell'extreme music.
"You must hate" speditissima terza traccia di "No God!" parte con un'intro abbastanza hc passando per una fase in tempo "mosh", griffata dal basso hiper acido, dalla chitarra dissonante, da tempi cadenzati e da una voce stupenda, ripassando senza troppi indugi ad hc secca e veloce e di nuovo chaos!
Quarta traccia dell'album è "A broken bell".Che dire questa traccia è molto originale, riesce ad accostare parti screamo-chaos a parti violente in puro "core" come diremmo noi a Roma.
Mi piacciono molto gli accordi acidi usati su questa canzone...Per certi versi mi ricordano i primi Pig destroyer di "Painter of dead girls" e per altri gli Isis o i Sillbato.
Molto maturo lo stile della quinta track "Carry out & die!" dove chiaramente si intuisce la presa di posizione musicale operata da riff che sfido io dal vivo a non farci un mosh devastante sopra!
Che dire io non trovo poi molte parole per descrivere un lavoro così... Appartenendo ad una scena hc/chaos/metal romana dove di gruppi underground se ne vedono tanti e gran parte sono "così così" posso solo ribadire: "Cazzo questo lavoro è bello e si fa sentire come si faranno sentire questi ragazzi"
...Lasciando stare le smancerie passerei subito alla sesta track "Raptus" che merita sul serio, iniziando con una ritmica e insieme di riffs California hc style la song si posa "lievemente" su delle parti vocali impressionanti ovviamente seguite da tutto quello che è un gruppo con "i controcoglioni" per poi ricominciare in chiave tiratissima...E' no non si gioca amici lettori di MetalWave...
"Rise again bastard" si presenta subito con un' ottima soluzione metalcore affiancata da pezzi più "open riffs" dove a tratti mi vien voglia di andare a pogare contro l'armadio e magari fare un tower mosh con il tavolo...
Veramente dei grandi, l'influenza del metalcore from Veneto si fa sentire in maniera diversa rispetto a quella romana e la apprezzo moltissimo sotto vari aspetti perchè influenzata anche da quel tocco crust, grind, chaos che non fa mai male anzi...
"Pinguino macellato tra i ghiacci" ...No non vi preoccupate lettori non è stato macellato l'odioso pinguino-sveglia "Pingu" che fanno alle 6:30 di mattina in tv, è solo la ottava very extreme song di questi 4 ragazzi.
Il titolo della song mi riporta alla lontana soluzioni utilizzate da gruppi come i "La quiete" vedi: "Metempsicosi del fine ultimo nevrastenica oscillazione fra poli estremi"...
Logicamente stiamo ben lontani dai "La quiete" sotto un punto di vista sonoro, qui si è più oscuri e molto sostenuti nei tempi segnati anche da qualche stacco di riffs monocorda e monolitici.
La nona traccia è "Killers" che comincia in puro stile chaos-core con accordi acidi intervallati da una batteria sempre originale e dal cantante che ci dimostra come la voce possa essere usata come arma, veramente molto bella.
"Create" penultima track di "No god" parte con un pezzo molto mentale, ricercato nella sofferenza degli accordi quasi simile a quelli di gruppi come "DHMNZ" o "Dehumanize".
La canzone in un secondo momento si evolve verso ritmiche e riffs ve-metalcore. Molto bella perchè particolare, perchè piena di se, perchè pesante quanto basta e sopratutto originale.
Aimè siamo arrivati all'ultima song "Speech Of An Old House To A Tree (No God!)". Particolarissima e molto curata nelle soluzioni sonore, questa track è senz'altro la più bella tra tutte secondo me e chiude in bellezza un disco di una band che già sa il fatto suo. Complimenti Bleeding eyes spero di vedervi presto dal vivo.

Track by Track
  1. Go right 87
  2. Root 87
  3. You must hate 84
  4. A broken bell 88
  5. Carry out & die! 90
  6. Raptus 83
  7. Rise again,bastard 91
  8. Pinguino macellato tra i ghiacci 87
  9. Killers 90
  10. Create 93
  11. Speech Of An Old House To A Tree (No God!) 95
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 90
  • Qualità Artwork: 92
  • Originalità: 87
  • Tecnica: 90
Giudizio Finale
89

 

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