Brain «Nightmare In Love» [2010]

Brain «Nightmare In Love» | MetalWave.it Recensioni Autore:
carnival creation »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
1974

 

Band:
Brain
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Titolo:
Nightmare In Love

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Enrico Tiberi :: Vocals, Guitar
Andrea Lunardi :: Keyboards
Alessio Spallagrossa :: Drums

 

Genere:

 

Durata:
47' 34"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2010

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Se c’è un album che potrei definire imprevedibile è proprio questo buonissimo nuovo parto chiamato Nightmare In Love. Il disco si struttura in parti veramente discrete da ogni punto di vista ed è suonato in modo ottimo lasciando all’ascoltatore degli strascichi emotivi non indifferenti, vuoi per i testi, così ricchi di passione e dai temi intensi, vuoi per la trama musicale, articolata egregiamente.
Tutto il disco splende di un’originalità da non sottovalutare e, sebbene sia nato quasi un paio di anni fa e ne abbia viste veramente tante prima di giungere a noi, io mi sento davvero onorato anche solo di averlo ascoltato, oltre che recensito per Metalwave.
Suona come qualcosa di nuovo, di fresco, suona come se dietro agli strumenti ci fossero dieci persone ma, stringendo il cerchio, sono solo tre e valgono moltissimo. Innanzitutto dietro le pelli non c’è una persona a caso tra la massa ma compare Alessio Spallagrossa –lo avete ascoltato per anni nei Sadist, mica brustolini eh!- poi Andrea Lunardi, tastierista e compositore estremamente talentuoso il quale nel disco appare più sotto forma di atmosfere decadenti, inquietanti, industriali che da tipico tastierista tutto “fraseggi-assoli-tappeti-synth”.
L’ultimo (ma non ultimo) è Enrico Tiberi, chitarrista e, nel disco, veste anche i panni del cantante: sforna almeno tre tipi di cantato diversi tra growling, screaming ed un interessante pulito acceso e intonato, suona la chitarra e la suona bene, dà sfoggio di riff niente male e combina caldi assoli a intensi fraseggi.
C’è del fuoco all’interno di Nightmare In Love, un fuoco che ogni brano stuzzica e lo rende ancora più acceso.
Mi sono rimaste particolarmente impresse “Notte Di Novembre / Nightmare In Love” con l’inserto della “canzone da culla (the cradle song) presa in prestito da Brahms e suonata ora quasi intera, ora smembrata, ora ricostruita, ora smontata di nuovo all’interno di quella che è una traccia veramente buona.
Espressiva al massimo è anche “Dear Faith”, degna dei migliori Dark Tranquillity (del periodo Haven) ma anche la psichedelica “Love” non scherza.
Ci sono momenti in cui la band disprezza la dolcezza e si butta a capofitto nella violenza sfoderando un Industrial Death poderoso e assassino ma lascia spazio anche a soluzioni di armonia molto valide incluse in passaggi apparentemente illogici all’interno delle stesse canzoni. Non è facile accostarcisi immediatamente, occorrono infatti più ascolti ma il gioco vale la candela, tutto sommato.
Un ottimo disco senza ombra di dubbio, tra i più interessanti del 2010.

Track by Track
  1. Broken Dream 60
  2. Drink Me! 70
  3. Notte Di Novembre - Nightmare In Love 90
  4. Dear Faith 75
  5. True Angel (Dreaming) 70
  6. Door 999 70
  7. Fantasy 80
  8. Sceptre 75
  9. Pink Comes Black 85
  10. Love 90
  11. Society 75
  12. Scribble 75
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 80
  • Qualità Artwork: 70
  • Originalità: 80
  • Tecnica: 80
Giudizio Finale
77

 

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