Bullring «Break Down the Gate» [2019]

Bullring «Break Down The Gate» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Wolverine »

 

Recensione Pubblicata il:
26.10.2019

 

Visualizzazioni:
1979

 

Band:
Bullring
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Titolo:
Break Down the Gate

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
- REMO FERRARI :: vocals, bass;
- LUKE FERRARESI :: drums, backing vocals;
- DAVE POLA :: guitars, backing vocals;

 

Genere:
Punk / Metal / Rock

 

Durata:
51' 12"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2019

 

Etichetta:
Street Symphonies Records
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Burning Minds Music Group
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
Atomic Stuff
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Recensione

Indubbiamente ci sa fare il trio dei Bullring, oggi debuttanti con questo potente quanto divertentissimo disco “Break Down The Gate”, sfacciato, ribelle, moderno, un vero e puroi concentrato di hard rock, punk, Metal che ti spazza via come un tornado. Al di là della più che evidente ispirazione americana anche glam, il combo offre un quadro compositivo che, a cominciare dai riff, ti mettono di buon umore e ti fanno divertire costantemente per cinquanta minuti abbondanti di ascolto. L’ottimo clean, anche con qualche venatura più ruvida, insieme alle ritmiche e un po’ a tutto si inquadra in una linea compositiva forse scontata ma che ha maledettamente in sé aspetti ed elementi che mancavano nel panorama undergrond italiano da molto, moltissimo tempo. L’adrenalina entra subito in circolo con l’apertura di “Are You Shinimg” e si propaga ininterrottamente tra splendidi ritornelli sia suonati che cantati che ben si evidenziano su “My Darkest Shadow” e Violet’s Song”; splendido l’attacco quasi thrash in “Fear Killing Anthem”, poi sfociante in un buon ritornello nuovamente suonato con un lavoro di chitarra biblico. Ovviamente, pur trattandosi di un debutto, si percepisce una certa esperienza con maturità e preparazione della band; la chiatarra spesso si americanizza un po’ alla Zakk Wylde su “Jackhammer”, un brano quasi southern, dove nota dopo nota la band riesce a catapultarci nelle polverose aree californiane; la ballad di turno è affidata a “Amy And Me”, un brano strappa lacrime ma pur sempre hard ma dal risultato efficace; robusto come un macigno il riff d’apertura per “You Cannot Hurt Me”, dalla carica esplosiva nuovamente vincente e d’effetto; altra maestranza a suon di riff per “I’ll Snatch Your Tongue”, selvaggio divertente magnetico, stessa sorte poi per “I’M Too Old” e “Idea 4” da ascoltare all’infinito. Disco di spessore divertente dinamico e coinvolgente che indubbiamente mancava nella scena nostrana per la sua indistinta, particolare grinta. Ottimo lavoro ragazzi.

Track by Track
  1. Are You Shining? 85
  2. You're Just What You're Fighting For 90
  3. My Darkest Shadow 85
  4. Violet'e Song 90
  5. Dirty Paradise 85
  6. Fear Killing Anthem 90
  7. Jackhammer 90
  8. Amy And Me 80
  9. You Cannot Hurt Me 90
  10. I'll Snatch Your Tongue 85
  11. I'M Too Old 85
  12. Idea 4 85
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 80
  • Qualità Artwork: 85
  • Originalità: 85
  • Tecnica: 90
Giudizio Finale
87

 

Recensione di Wolverine pubblicata il 26.10.2019. Articolo letto 1979 volte.

 

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