Burn After Me «Ascent» [2013]

Burn After Me «Ascent» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Jezebel »

 

Recensione Pubblicata il:
11.01.2014

 

Visualizzazioni:
1919

 

Band:
Burn After Me
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Titolo:
Ascent

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Robi - Vocals
Nick - Guitar
Simo - Guitar
Jaco - Bass
Luca - Drums

 

Genere:
Metal / Hardcore

 

Durata:
34' 4"

 

Formato:
EP

 

Data di Uscita:
24.10.2013

 

Etichetta:
Autoproduzione

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
Myo Agency
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Recensione

“Ascent” è il nuovo EP dei Burn After Me, band di Arona nata nel 2012. Si tratta di metalcore veloce con tutti gli elementi tipici del genere: riff tirati, doppio pedale, growl e alcune parti vocali clean. Nel sound dei Burn After Me la parti delle due chitarre sono ben distinte e complementari, i riff sono malleabili, definiti e con dei guizzi di velocità, la base ritmica è inquadrata e trasversale e fa da trampolino al resto. Il growl/scream di Robi è particolarmente profondo e spietato, riesce a dare quel tocco di heavyness in più, portando il discorso della band in una dimensione più scura e massiccia e dando al suono un’impronta precisa e distinguibile. La band tenta di far convivere le parti più tirate con gli inserti melodici, facendo apparire questi ultimi a sprazzi nel tessuto sonoro, creando innesti a volte naturali e scorrevoli, a volte più indotti e meno assimilati. L’EP inizia con “All over”, dove lo stile metalcore si fa inquieto e instabile, con le parti melodiche che fanno da intermezzi. “Mindset” è cadenzata, è un susseguirsi di scale e riff in assoluta simbiosi con la ritmica. “2nd to none” è un brano dagli svariati cambi di tempo, con alcune dinamiche progressive e maggiore presenza delle clean vocals. Dopo “Ascent”, brano elettronico/strumentale/ambient, in “Brakeless” le ritmiche più groove e core permettono alle chitarre di scatenarsi. “Revive the light” è veloce e invasa da costruzioni chitarristiche incessanti e growl/scream serrato. In “Head down” tutti gli elementi si sviluppano in modo armonioso, creando un suono compatto, mentre “Abductions” è una canzone irrequieta, introversa in cui il growl oscuro trova l’habitat ideale per espandersi. Al di là dei venti metalcoriani che spirano in questo EP e al di là delle “pause”/ ritornelli melodici, che a volte fuorviano il giudizio, alla base di “Ascent” c’è un lavoro articolato sulla struttura delle canzoni e sulla creazione delle parti che dona ai brani un grado di complessità esaustivo e uno stile piuttosto omogeneo.

Track by Track
  1. All over 70
  2. Mindset 75
  3. 2nd to none 70
  4. Ascent S.V.
  5. Brakeless 75
  6. Revive the lights 75
  7. Head down 75
  8. Abductions 75
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 80
  • Qualità Artwork: 75
  • Originalità: 75
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
74

 

Recensione di Jezebel pubblicata il 11.01.2014. Articolo letto 1919 volte.

 

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