Burning Ground «Last Day Of Light» [2017]

Burning Ground «Last Day Of Light» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Wolverine »

 

Recensione Pubblicata il:
19.12.2017

 

Visualizzazioni:
1620

 

Band:
Burning Ground
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Titolo:
Last Day Of Light

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
- Maurizio Meloni :: Vocals;
- Alessio Melis :: Bass;
- Angelo Melis :: Drums;
- Andrea Alvito :: Guitars;
- Alberto Bandino :: Guitars;

 

Genere:
Power / Thrash metal

 

Durata:
40' 7"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
14.07.2017

 

Etichetta:
Minotauro Records
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
Grand Sounds PR
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Recensione

Dopo quindici anni dalla loro formazione i sardi Burning Ground rilasciano oggi il loro primo full lenght “Last Day Of Light”, un otto tracce disposto su un heavy, power metal che dopo numerosi ascolti in definitiva non offre molto rispetto a quanto ci si possa aspettare da una band in formazione da circa quindici anni ! Indubbiamente la critica non va mossa all’operatività in sé quanto piuttosto al risultato di un disco decentemente suonato ma dai risvolti abbastanza piatti e generici; fatta qualche rara eccezione ci troviamo di fronte ad un qualcosa che non riesce a prendere quota rimanendo sullo scontato e sul generico. Indubbiamente a non aiutare molto il tutto sono anche le andature costantemente moderate o sulla stessa e costante andatura che finiscono per annoiare un po’ l’ascoltatore. Il clean in definitiva è buono come esecuzione, risulta ben espressivo e piacevole all’ascolto ma sia i riff che tutto il resto, non offrono nulla di diverso, di nuovo e di personalizzato se si paragona il tutto all’heavy tradizionale al power o al limite al thrash metal. Probabilmente, valutando il tutto sulla sufficienza, tra le tracce meritano citazione la sola “Facing The Same”, forse il più dinamico tra tutti per il suo particolare attacco in apertura e che, nella sua semplicità, offre una soluzione maggiormente apprezzabile per il riff interno a stacco sulla ritmica. Anche l’apertura del platter riservata ad un lungo intro che anticipa il primo effettivo brano in “The Killing Hand”, contestualizza la proposta della band con un’apertura che fatica a rimanere impressa proprio a causa della sua ripetitività. Il disco in definitiva è un lavoro apprezzabile per gli appassionati del genere, ma per essere l’esordio di una band in formazione da parecchio tempo, non può assurgere ad un qualcosa che nel giro di poche ore rimane poco meno che un ricordo offuscato, a causa della piattezza totale e della monotonia realizzata che va a contraddistinguerlo.

Track by Track
  1. Dark Ages S.V.
  2. The Killing Hand 60
  3. Darkened Desire 55
  4. Facing The Shame 65
  5. Before I See 60
  6. The Burning Ground 60
  7. Last Day Of Light 60
  8. Dawn Of Hope S.V.
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 65
  • Qualità Artwork: 70
  • Originalità: 55
  • Tecnica: 60
Giudizio Finale
62

 

Recensione di Wolverine pubblicata il 19.12.2017. Articolo letto 1620 volte.

 

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