CIBO «Capolavoro» [2017]

Cibo «Capolavoro» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
15.05.2017

 

Visualizzazioni:
1821

 

Band:
CIBO
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Titolo:
Capolavoro

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
unknown

 

Genere:
Rock

 

Durata:
37' 14"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
03.02.2017

 

Etichetta:
INRI
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
Astarte Agency
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Recensione

Questo nuovo album dei Cibo (di cui non ci è pervenuta la line up) è uno di quegli album che quando ce l’hai in mano non ti convince. Un po’ perché, è bene precisarlo, qui di metal non c’è nulla (e dato il nome di questa webzine questa situazione mette un po’ in difficoltà), poi perché il nome dell’album e del disco strani, e infine perché dai titoli delle canzoni non si capisce bene il nesso con una copertina così fricchettona. In altre parole, sembrava l’ennesimo gruppo che prova a fare una musica un po’ fail e che prova a pararselo sfruttando la carta della demenzialità (che spesse volte si traduce in “trashata”, ammettiamolo).
E invece i Cibo ci sorprendono. Magari non sarà un capolavoro, ma questi ragazzi riescono dove tanti brocchi fallirebbero, proponendoci una musica a volte stoner rock, altre volte alternative rock con una spruzzata di hardcore, che a volte suona spensierata e a volte più contorta ma sempre fuori di testa, dove spesse volte si gioca tutto su una ritmica potente e groovy sovrapposta a voci demenziali o deliranti, per una miscela sonora sorprendente e originale che incuriosisce l’ascoltatore e che lo diverte con passaggi volutamente strambi e comunque originali, seppur facili da ascoltare. Ne risulta pertanto un album che colpisce nella totalmente fuori “Gadro”, o nella demenziale e easy listening “Sono stata lasciata”, fino al “Valzer del disagio”, canzone che si può riassumere nel detto: “un titolo, una garanzia”, il tutto senza trascurare un oculato lavoro del bassista e della chitarra che si fanno notare in “Macchinine” e “Vikingus”, mentre passaggi come quello di “Ma qui dov’è la festa?” di “Murazzi lato dx” non vi usciranno più dalla testa.
Insomma: “Capolavoro” dei Cibo è un disco un po’ tamarro, esagerato e probabilmente anche troppo estraneo al metal, ma se variare dalla nostra musica preferita significa ascoltare dischi come questo, allora che ben vengano tali variazioni. Se siete nell’alternative e i gruppi fuori di testa o fantasiosi vi stimolano, questo è il vostro disco del mese.

Track by Track
  1. Il nostro gruppo è morto 75
  2. Vikingus 75
  3. Gadro 80
  4. Sono stata lasciata 80
  5. ICSFCLD 75
  6. 4 Amici in piazza 75
  7. Supermercato 75
  8. Valzer del disagio 80
  9. Macchinine (miglioreamicodimerda) 75
  10. Murazzi Lato Dx 80
  11. Riporto (4 Amici in piazza reprise) 75
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 75
  • Qualità Artwork: 75
  • Originalità: 85
  • Tecnica: 80
Giudizio Finale
77

 

Recensione di Snarl pubblicata il 15.05.2017. Articolo letto 1821 volte.

 

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