Caelestis «Nel Suo Perduto Nimbo» [2012]

Caelestis «Nel Suo Perduto Nimbo» | MetalWave.it Recensioni Autore:
susie ramone »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
2525

 

Band:
Caelestis
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Titolo:
Nel Suo Perduto Nimbo

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Cataldo Cappiello: Chitarra, Pianoforte, Voce, Programmazione

 

Genere:

 

Durata:
46' 69"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2012

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Caelestis compie un altro passo in avanti sulla via della sperimentazione post-rock e ambient/new age, animato da inserti black metal e industrial. Con il suo quarto album full-length, "Nel suo perduto Nimbo", autoprodotto e pubblicato lo scorso aprile. Traendo ispirazione dalla poesia di Giuseppe Ungaretti, che dà il titolo al nuovo lavoro dell'artista napoletano, Cataldo Cappiello, in arte Caelestis, esplora dimensioni psico-immateriali, in un viaggio teso a superare le barriere della temporalità e della finitezza umane. La poetica del caos primigenio, tra essenze di luce e di buio, si esprimono attraverso distorsioni di effetti elettronici. Elettronica pura. Un contesto sonoro su cui si staglia la voce distorta ed effettata di Caelestis che recita poesie scritte di suo pugno. Tranne in "Dove la luce", la 5a traccia dell'album che, sulle ali di una melodia delicata di pianoforte, contiene la poesia di Ungaretti "Nel suo perduto Nimbo", recitata da Caelestis con la cantante Vera Clinco, del gruppo alternative metal Mefas, come guest vocalist. "..Dove non muove foglia più la luce/sogni e crucci passati ad altre rive/dov'è posata sera/vieni ti porterò alle colline d'oro/L'ora costante, liberi d'età/nel suo perduto nimbo/sarà il nostro lenzuolo". Scrive Ungaretti. E da qui inizia il viaggio di Caelestis. L'album si apre con "Pioggia del cuore", con sonorità ed effetti ambient alla Ligeti, su cui Caelestis recita il testo: Pioggia nel cuore/Nulla mi tocca/Nulla mi stringe/Pioggia nel cuore/Non sono più sveglio/ Non sono più stanco/Pioggia nel cuore/Il respiro dell'acqua/Il respiro che muore/Pioggia su pioggia/L'amore del buio/L'amore sotto un cielo stanco/Cuore di pioggia. Testo eloquente anche nella seconda traccia "Ai confini del cielo". Otto minuti di sperimentazione pura, sempre ispirata all'opera del Maestro Ligeti. "C'è solo musica qui/La gloria del sole/Imbeve tutte le cose/E' qui che le ombre non esistono/E' qui che ci ritroveremo quando naufragheremo nel sole", recita Caelestis. In "Spettri metropolitani" si avvertono i sussurri degli spiriti, in un'atmosfera eterea e cangiante, costituita da synth ed effetti elettronici. In "Corre il fulmine dagli occhi" la dimensione del viaggio onirico nel cosmo è ancora più viva: "Trema e stride il mio respiro, mille libellule d'argento che han perso le ali/I miei occhi elettrici/come una tempesta blu cobalto/ corre il fulmine dagli occhi".
In "Turchese e Amaranto" I suoni dello spazio si inseriscono in una bella sinfonia di pianoforte: delicata, leggera, viva. Impreziosita da un testo, come sempre, eloquente. Che conferma la dote poetica di Caelestis: "Prego per un sole più caldo/che sciolga i fiori di ghiaccio/germogliati sulle mie cicatrici" è solo un verso di questo splendido testo. "L'ha chiamato orizzonte" è il brano che chiude un'ennesimo, ottimo lavoro di ricerca e di sperimentazione firmato Caelestis.

Track by Track
  1. Pioggia del cuore 80
  2. Ai confini del cielo 80
  3. Spettri Metropolitani 80
  4. Corre il Fulmine dagli Occhi 80
  5. Dove la luce 80
  6. Turchese e Amaranto 80
  7. L'ha Chiamato Orizzonte 80
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 80
  • Qualità Artwork: 85
  • Originalità: 80
  • Tecnica: 80
Giudizio Finale
80

 

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