Carcharodon «Promo Herectus 2010» [2010]

Carcharodon «Promo Herectus 2010» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Rexryu »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
2366

 

Band:
Carcharodon
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Titolo:
Promo Herectus 2010

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Pixo - growl/motorbass
Boggio - guitars/backing vocals
Zack - drums

 

Genere:

 

Durata:
21' 24"

 

Formato:
EP

 

Data di Uscita:
2010

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

I Carcharodon si presentano molto bene con questo loro ultimo Ep datato 2010 dal titolo “Promo Herectus”. Voce growl, ritmi pesati, batteria come un treno ad alta velocità, quattro tracce di puro death old school (“The Sky Has No Limits”, ultima traccia, forse non rientra molto nel death old school, avvicinandosi di più ad un heavy metal). In “Adolf Yeti” troviamo una voce growl incazzata, davvero di impatto che arriva a schiaffeggiarci sin dall’inizio. Ritmo incessante che prosegue per tutta la canzone, tutto d’un fiato, senza lasciarci il tempo di respirare. Riff e distorsione cattivi e pieni di insana rabbia. “Jumbo Squid” comincia leggera, effettata, per poi continuare come una colata di cemento. La rabbia e il furore di questi ragazzi si fa sentire in ogni singola traccia, mai lasciandoci a bocca asciutta. Troviamo un’alternanza tra cantato growl e voce effettata che il cantante sa modulare con stile. Assoli meno death, ma lasciano pur sempre appagate le nostre orecchie. Un’armonica viene suonata alla fine della canzone: non c’entra molto, è forse l’unica pecca della canzone. “Alaska Pipeline” comincia con violenza che travolge e trascina, musica da pogo fino a distruggersi. Non c’è calma, c’è solo assurda voglia di spaccare tutto. In “Voodoo Autopsy” troviamo cambi di ritmo e pause, ma la violenza solita di tutte le tracce non manca. “The Sky Has No Limits” termina questo viaggio di violenza. La canzone si presenta all’inizio molto hard rock/heavy metal e i riff confermano questo. Questa canzone è la “più calma” di tutto l’Ep, a dire la verità smorza un po’ il tono che i Carcharodon erano riusciti a creare fino adesso. La traccia comunque risulta ben composta, variata e più si va avanti, più diventa ritmata, ma non può rientrare in una categoria death. Suggestiva la voce effettata alla fine della canzone, accompagnata da un motivetto. A parte questo, davvero ottimo lavoro ragazzi!

Track by Track
  1. Adolf Yeti 85
  2. Jumbo Squid 80
  3. Alaska Pipeline 80
  4. Voodoo Autopsy 85
  5. The Sky Has No Limits 65
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 85
  • Qualità Artwork: 55
  • Originalità: 65
  • Tecnica: 85
Giudizio Finale
76

 

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