Caronte «Ascension» [2012]

Caronte «Ascension» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Marie »

 

Recensione Pubblicata il:
12.03.2013

 

Visualizzazioni:
2787

 

Band:
Caronte
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Titolo:
Ascension

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Dorian Bones :: Voice
Tony Bones :: Guitars & Chorus
Henry Bones :: Desecrator Bass
Mike De Chirico :: Drums

 

Genere:
Doom / Stoner Metal

 

Durata:
55' 47"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2012

 

Etichetta:
Lo-Fi Creatures
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Distribuzione:
Masterpiece Distribution
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Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

I Caronte arrivano da Parma guidati da Dorian Bones alla voce seguito da Tony Bones alla chitarra e ai cori, Henry Bones al basso e Mike De Chirico alla batteria.
Dorian Bones già noto in vesti di produttore per la sua Moonlight Records annovera proprio membri della suddetta etichetta per comporre questa doom band, vediamo infatti Mike De Chirico batterista già presente negli Shinin' Shade, una delle punte di diamante della M.R.. Henry Bones e Tony Bones invece provengono da un passato progetto di Dorian, The Wraiths Orchestra.
I Caronte propongono un doom metal dei più cupi, settantiani e crudi attualmente nel panorma musicale nazionale.
"Ascension" è il secondo disco della band, che dice di ispirarsi – e lo si noterà profondamente dal primo secondo di registrazione all'ultimo – a Pentagram, Black Sabbath, Saint Vitus e Danzig. Ed è proprio la somiglianza sin troppo edulcorata tra la voce di Killerwolf e Dorian Bones un punto di forza e scredito allo stesso tempo per il sound dei Caronte. Se da una parte è piacevole il rimando alle melodie trascinate e piene di Danzig, dall'altra questo richiamo (spontaneo o voluto) può risultare pesante.
La sessione ritmica è preparata, adatta e perfetta nel ricreare le atmosfere che le liriche vogliono suscitare nonostante non ci sia una grande versatilità compositiva tra un brano e l'altro. A proposito delle liriche, queste sono estremamente curate ed interessanti, chiaramente suscitate da un occultismo quasi romantico e da libertà viscerale e curiosa tipica della corrente crowleyana.
Le tracce che formano il disco sono sette, per la durata di quasi un'ora, e anche la lunghezza dei brani che varia dai sei agli otto/nove minuti ciascuno rispecchia le peculiarità di un genere non più di nicchia.
La produzione non è particolare o ricercata ma piuttosto si riscontra un tentativo di contestualizzazione estemporanea per dare uno stampo vintage e quasi catacombale al lavoro.
Interessante la grafica del disco piena di allusioni al mondo dell'occulto e simbologie magiche.
E' possibile inoltre visionare sulla piattaforma Youtube il video ufficiale di "Ode to Lucifer", seconda traccia dell'album "Ascension", per farsi un'idea del suono e dell'immagine del gruppo.

Track by Track
  1. Leviathan 65
  2. Ode to Lucife 70
  3. Sons of Thelma 65
  4. Horus Eye 65
  5. Black Gold 65
  6. Solstice of blood 65
  7. Navajo Calling 70
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 75
  • Originalità: 70
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
69

 

Recensione di Marie pubblicata il 12.03.2013. Articolo letto 2787 volte.

 

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