Creep «Beast In The Portrait» [2010]

Creep «Beast In The Portrait» | MetalWave.it Recensioni Autore:
carnival creation »

 

Recensione Pubblicata il:
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Visualizzazioni:
1852

 

Band:
Creep
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Titolo:
Beast In The Portrait

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Raffaele Pilotti :: Vocals
Federico Conti :: Guitar + Vocals
Francesco Placucci :: Guitar
Jonathan Montatti :: Bass
Fabrizio Cilindro :: Drums

 

Genere:

 

Durata:
47' 31"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2010

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Espressione facciale del sottoscritto appena ho letto la parola MetalCore? Discretamente scocciata in un susseguirsi di sbuffi nervosi e già insofferenti ma poi...sorpresa! Un dinamismo difficilmente incontrato nel genere proposto dai nostri e una versatilità veramente eccellente nelle soluzioni melodiche e complessivamente è stato uno degli ascolti più interessanti in quest'ultimo mese.
La modernità nel sound dei Creep è all'ordine del giorno e troverete i classici ritornelli e bridge stile “frangettone” ok, ma con un'importantissima e determinante differenza: i nostri sanno davvero come rivoluzionare completamente il pezzo che stanno suonando.

Un esempio calzante? Vi basterà ascoltare l'ottima titletrack “Beast In The Portrait” per poterci arrivare senza problemi; improvvisamente si mette a divagare in un'impressionante chiave acustica spagnoleggiante (e suonata in modo ottimo per giunta!). Ditemi voi cosa centra col MetalCore/ThrashCore. Niente, appunto per questo è bella la cosa!

Un altro esempio? L'ultima lunga e surreale canzone dell'album “A Deathlike Silence” in cui i nostri escono volontariamente dai canoni estetici che hanno intrapreso nel corso del cd e ci regalano dei respiri degni di nota, delle architravi su cui poggiano soluzioni armoniche diverse, giocando così con altri generi, altre sensazioni.

Moderno sì ma resta sempre e comunque ancorato a quella fetta di Thrash con la quale i nostri, mediante accordature di chitarra più gravi e delle buone ritmiche oltre che buone vocalizzazioni, hanno saputo confezionare un'opera (costata due duri anni di fatica) che può potenzialmente accontentare le brame di un pubblico ormai saturo di tante canzoncine tutte uguali e per questo senza valore.
Non hanno assolutamente l'aria del gruppo-meteora, perciò signori, siamo orgogliosi di aver recensito il disco di debutto degli italianissimi “Creep” e che Dio ve la mandi buona (e con un bel paio di tette!).
Ottimo lavoro ragazzi! E a presto!

Track by Track
  1. Of Ivory And Gold 65
  2. Entail 70
  3. The Shameless Mother 75
  4. Autumn Leaves 75
  5. Requiem 75
  6. Icarus 75
  7. Learn To Forget 70
  8. Beats In The Portrait 85
  9. Empty Spaces 65
  10. A Deathlike Silence 85
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 75
  • Qualità Artwork: 70
  • Originalità: 75
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
74

 

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