Creep «Innerland» [2016]

Creep «Innerland» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
12.06.2016

 

Visualizzazioni:
2229

 

Band:
Creep
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Titolo:
Innerland

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Raffaele Pilotti :: Vocals
Federico Conti :: Guitar,Vocals
Francesco Placucci :: Guitar
Jonathan Montalti :: Bass
Fabrizio Cilindro :: Drums

 

Genere:
Metal

 

Durata:
41' 40"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
15.03.2016

 

Etichetta:
Sliptrick Records
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Non male il secondo album dei Creep da Cesena, che consiste in un mix di melodeath, metalcore e hardcore, per un risultato condensato in circa 41 minuti e che ha il grosso pregio di non essere per niente sbilanciato troppo verso uno dei generi musicali proposti, risultando al contrario molto fresco e godibile.
Basta sentire il primo poker di canzoni per capire di cosa è capace questa band, con la prima canzone a rappresentare un gradevole esempio di groove hardcore con ritornello melodico non invadente, e a seguire ci sono la seconda canzone che sviluppa il lato melodico, la migliore di tutte “Razorblade” che riesce a proporci un ottimo esempio di groove metal/hardcore molto ben fatto e che punta sulla potenza e sui riff, e non sulla brutalità cheesy tipica di altri gruppi, mentre la quarta canzone mostra il lato più Machine Head Oriented dell’album, e il resto dell’album è così, un’alternanza tra questi ingredienti che rende il disco vario e godibile, con in più l’aggiunta di qualche ulteriore idea compositiva, come l’atmosfera calma e totalmente pulita di “Never Defeated” o gli assoli di “Sephiroth” che donano una ben accetta influenza metal, evitando di essere troppo hardcore, o i ritmi dispari di “Out of darkness”.
In conclusione: non ci sono molti dischi variegati in questo genere, e quei pochi sono perlopiù addolcimenti sonori o ritocchi al pro tools spacciati per inventiva musicale, ma qui non è così: qui la stoffa c’è. Bel disco, da consigliare all’acquisto non solo agli amanti dei generi suddetti, ma in generale a chi ama il metal accostato alla melodia.

Track by Track
  1. Evil Resides 75
  2. Time frame 75
  3. Razorblade 80
  4. The Ire of fire 75
  5. Redemption 80
  6. Never Defeated 75
  7. Forsaken 75
  8. A lonely star 75
  9. Sephiroth 80
  10. Self Destruction And Steppin' Stones 75
  11. Out of darkness 80
  12. Red 70
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 75
  • Qualità Artwork: 75
  • Originalità: 80
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
76

 

Recensione di Snarl pubblicata il 12.06.2016. Articolo letto 2229 volte.

 

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