D8 Dimension «ProGr 0» [2017]

D8 Dimension «Progr 0» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Wolverine »

 

Recensione Pubblicata il:
12.04.2017

 

Visualizzazioni:
1361

 

Band:
D8 Dimension
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Titolo:
ProGr 0

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
- Tepe :: Vox;
- Tyo Crayon :: Guitars;
- Mik :: Guitars;
- Michael :: Drums;
- Alu.x :: Synth, Bass;

 

Genere:
Industrial / Alternative Metal

 

Durata:
38' 16"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
20.03.2017

 

Etichetta:
Autoproduzione

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

I ProGr 0 rappresentano in sostanza un recente progetto che realizza una particolare tipologia metal per l’inserimento di tutta una serie di elementi elettronici che finiscono per originare un sound misto tra un industrial ed un alternative metal. Indubbiamente l’ascolto conduce subito a contesti musicali particolarmente futuristici, degni di quei film dove moto, borchie, armi, giacche di pelle, immancabili discoteche fatte di gabbie e bionde sculettanti, auto tuning pronte a bruciare l’asfalto ovviamente contornate da bellissime donne, fanno un po’ da cornice al tutto. Strutturalmente, i brani presentano una base metal realizzata con riff e accompagnamenti ritmici d’impatto, pur sempre appoggiati da annesse basi elettroniche. Alcune tracks offrono un’intensa muraglia sonora, grintosa non poco, che poi finisce per amalgamarsi ad armonie elettroniche di pari carica; quanto alla componente strumentale, se proviamo ad isolare i contesti elettronici di varia natura, si potrebbe azzardare un paragone, seppur non troppo vicino, con i Disturbed anche sotto quello che è l’aspetto e la resa della parte clean. “-39” è il primo brano che si presenta sviluppandosi in maniera mista tra metal alternativo e una sovrabbondante dose di elettronica, abbastanza moderata, ma nel complesso soddisfacente all’ascolto; segue poi “Me Feat”, traccia che si caratterizza in apertura per un refrain di tastiere un po’ da discoteca e una successiva ritmica compatta di puro metal aggressivo non poco nella proposta; il brano si alterna tra numerose alternanze ritmiche anche per dar spazio alla parte clean cantata che in questo brano pare quasi più disporsi, ad eccezione del ritornello, in una sorta di parlato; è poi la volta di “Matryoshka” e del successivo “X: Bigger Boat”, il primo prettamente condizionato dalla classica dose di elettronica con una base di metal alternativo, mentre il secondo, pare molto tecnico sotto il profilo dell’alternative, non scevro di groove, e allo stesso tempo decisamente compatto all’ascolto; segue poi “Rollformer Gospel”, particolarmente moderato, ma decisamente ben disposto nella struttura ritmica; si prosegue con “Astrokiller” e “Anamnesis” altre due realtà musicali, la prima delle quali con sonorità quasi più ipnotiche e industrial mentre la seconda propone una mista andatura tra hard rock e industrial molto particolare nella proposta; espressiva non poco risulta la performance clean vocale; “Industrial II” si mantiene decisamente all’altezza dei primi brani mentre “Le Fleurs”, molto alternative nella sua proposta e la conclusiva “Y:Salt On Carthage”, brano particolarmente misto tra metal ed industrial, con sottofondo anche sviluppato in alcune note di pianoforte, ci confermano la particolarissima propensione e l’indiscussa creatività di questa band capace ci presentarci uno spaccato del metal decisamente innovativo nei contenuti.

Track by Track
  1. -39°C 65
  2. My Feast 70
  3. Matryoshka 75
  4. X: Bigger Boat 75
  5. Rollformer Gospel 70
  6. Astrokiller 75
  7. Anamnesis 75
  8. Industrial II 70
  9. Les Fleurs 70
  10. Y: Salt On Carthage 75
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 75
  • Qualità Artwork: 70
  • Originalità: 80
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
73

 

Recensione di Wolverine pubblicata il 12.04.2017. Articolo letto 1361 volte.

 

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