Dark Horizon «Aenigma» [2017]

Dark Horizon «Aenigma» | MetalWave.it Recensioni

Autore:
reira »

Recensione Pubblicata il:
24.02.2018

Band:
Dark Horizon

Titolo:
Aenigma

Nazione:
Italia

Formazione:
Roberto Quassolo - Vocal
Daniele Mandelli - Guitar
Alessandro Battini - Keyboards
Luca Capelli - Drums
Paolo Veluti - Bass

Genere:
Symphonic Metal

Durata:
47' 0"

Formato:
CD

Data di Uscita:
2017

Etichetta:
Undeground Symphony Records

Distribuzione:
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Agenzia di Promozione:
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Recensione

In questa recensione potrei essere un pochino di parte dato che i Dark Horizon sono state una delle poche band italiane a farmi innamorare del metal. Si dica quello che si vuole, ma loro sono in giro da parecchio tempo e hanno saputo costruirsi un nome, inventandosi e adattandosi ove ce ne fosse occasione. Non si sono mai fossilizzati, sebbene lo stile adottato non si è mai discostato da un heavy metal contaminato da rock ed elementi melodici.
A questo punto, il nuovo album Aenigma si affaccia sulla scena caricato delle aspettative dei fans di vecchia data e non.
Una cosa è certa: non ci hanno delusi nemmeno per un secondo dei quarantasette minuti totali di ascolto.
Vediamo un pò il perché.
Partiamo con Back to the real,
un pezzo molto forte, melodico e complesso anche vocalmente, meraviglioso il piano che rimane da sfondo e il ritornello che non si fa dimenticare.
In Another lie, invece, incontriamo sonorità più oscure, dark, a tratti riflessive.
Future world è uno dei singoli scelti, ma è forse l'unico che non mi ha realmente entusiasmata nonostante non si possa parlare di un pezzo poco interessante, dico solo che tra tante perle, è la meno splendente.
A seguire, It's time to be a king
con un inizio marcato da chitarre potenti e piano, il cantato è liberatorio e diretto, veramente un lavoro ben fatto.
Time is a healer è un brano stupendo: potremmo definirla una ballad più ritmata, dolce ma non stucchevole, sviluppata sapientemente per non scostarsi dallo stile dei Dark Horizon.
Eccoci a Ace of hearts, introdotta da un suono tipo carillon (un pò horror!) che ci inganna perché la song si rivela veloce e diretta, più heavy rispetto alle precedenti grazie anche alle chitarre che graffiano e strillano, si fanno sentire!
Never again spezza questo ritmo serrante con la sua un'alta componente melodica, non calma, ma piacevole; tuttavia, l'apparenza inganna perché Hell's fire wheels ci fa tornare a un metal finto grezzo, deciso e accattivante che potrebbe calzare benissimo per qualche colonna sonora.
Ci avviciniamo alla fine, ma prima le nostre orecchie verranno deliziate dalla bella Sea sirens voices, a mio parere una delle migliori tracce e un potenziale singolo.
The avenger conclude Aenigma in maniera solenne: questo deve essere una vera chicca live grazie al suo ritmo calzante e all'energia che trasmette.
Ecco, io ho fatto un'analisi veloce e forse un pò troppo soggettiva di questo lavoro, ma posso assicurarvi che i Dark Horizon sono tornati e lo hanno fatto a gran voce e con un disco che, non sarà perfetto, ma è fatto con talento, umiltà e tanta passione. A sostegno che anche in Italia abbiamo delle grandi band, ve lo consiglio.