Dawn Under Eclipse «From End To End» [2009]
Dawn Under Eclipse
Titolo:
From End To End
Nazione:
Italia
Formazione:
Gigs :: Vocals
Steve :: Guitar
Shane :: Guitar
Ple :: Bass
Pasty :: Drum
Genere:
Durata:
44' 17"
Formato:
CD
2009
Etichetta:
Distribuzione:
---
Agenzia di Promozione:
---
Recensione
Gli Eclipse oggi rinominati in Dawn Under Eclipse ebbero il loro esordio un paio di anni fa; la demo con cui debuttarono era già un ottimo esempio di come è possibile sfruttare le strutture moderne del metal scandinavo senza apparire banali o vuoti, anzi, anteponendo una massiccia dose di amore per composizioni davvero abrasive, colorate da aperture melodiche riuscite e personali.
Ora ci troviamo di fronte a un suono evoluto in ogni senso: suoni più taglienti e corposi, composizioni ricercate ed efficaci sono la base di un disco che sembra davvero incredibile che esca in Italia a nome di una band nuova. Mi capita di dover discutere, magari animatamente con gruppi che si sentono colpiti perché non gli ho assegnato, a loro parere, la giusta votazione, dando magari un 65; gli stessi si propongono con una serie di registrazioni fiacche e già sentite, come potrebbero pretendere di più alla luce dell'ascolto di questo disco? Non si tratta di un album epocale, questo è certo, ma ha una forza devastante che non si sente spesso, soprattutto in questo paese. Non vedo l'ora di sentire che eco avrà su riviste come Metal Hammer dove di solito i redattori si sprecano dietro ai soliti dieci nomi attivi ormai da dieci anni.
Questo risultato è merito di un gruppo che denota anzitutto passione. Le varie traccie sono quantomai eterogenee, anche se non si perde mai di vista l'obbiettivo. Aggressività è la prima componente, che guarda alla scandinavia degli Haunted, ma anche alle strutture contorte dei Meshuggah; poi un gusto per un rock melodico che potrebbe ricordare certi Corrosion Of Conformity o i Metallica del “Black Album”, rivisti sotto un ottica meno banale di quella che stanno attuando band come i Trivium.
La sequenza delle prime due tracce (dopo l'intro) non può lasciare indifferenti: attacco a velocità folli, ma sempre controllate, doppia cassa imperante, ritmiche sincopate, furore puro. Nella quarta traccia, invece, grande lavoro di chitarra su tempi cadenzati degno delle migliori cose fatte degli At The Gates. Introduzioni acustiche accattivanti, sonorità avvolgenti, senza cadute di tono fino alla fine. Fa la sua comparsa persino una godibile ballad, “A Night On Earth”, che stacca prima degli ultimi tre episodi, il climax discendente, con ritmiche calibrate e parti più atmosferiche. La finale “Seven Circles” chiude questo album con una prova di 9 minuti di evoluzioni tra rock e metal, fino a punte estreme.
Un aspetto molto significativo che va a solidificare la professionalità di questa uscita è la produzione sonora effettuata presso i Fear Studio. Corposa ed esaltante, farà sgorgare dal vostro stereo un fiume di decibel implacabile (a meno che non abbassiate il volume...), con una predilezione per l'amalgama, senza sacrificare nessuno strumento o passaggio.
A voi l'ascolto, dato che forse le mie parole potrebbero sembrare troppo esaltate, ma ribadisco la mia distanza, cerco di essere oggettivo e credo di aver detto nulla di più di quello che tutti possono sentire.
Track by Track
- Overhear 70
- Collision 80
- Half Light 80
- Hailstorm 85
- Shapless 75
- Cult Of Thelema 80
- A Night On Earth 75
- Relief 80
- Valve 80
- Seven Circles 80
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 85
- Qualità Artwork: 75
- Originalità: 70
- Tecnica: 80
Giudizio Finale
78Recensione di June pubblicata il --. Articolo letto 1295 volte.
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