Dead Behind The Scenes «Black EP» [2016]

Dead Behind The Scenes «Black Ep» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Wolverine »

 

Recensione Pubblicata il:
29.12.2016

 

Visualizzazioni:
1632

 

Band:
Dead Behind The Scenes
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Titolo:
Black EP

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
- Dave Bosetti :: Vocals, Guitars;
- Valerio Romano :: Bass;
- Chris Lusetti :: Drums, Backing Vocals;
- Marco Tedeschi :: Guitars;
- Lorenzo Di Blasi :: Keyboards;

 

Genere:
Alternative / Post Punk

 

Durata:
25' 3"

 

Formato:
EP

 

Data di Uscita:
18.11.2016

 

Etichetta:
Autoproduzione

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
Atomic Stuff
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Recensione

Decisamente migliorati sotto il profilo compositivo ed a distanza di circa un anno dall’uscita del loro Ep di debutto The white Ep, tornano i milanesi Dead Behind The Scenes con questo secondo Ep intitolato questa volta “The Black Ep” all’interno del quale, sin da subito, si osserva una cura maggiormente dettagliata nell’elaborazione dei brani rispetto alla precedente uscita. La sensazione che si ha dall’ascolto di questo rock alternativo è quella di trovarsi di fronte ad un insieme di idee strumentalmente appetibili e composte attraverso il percorrere di tutta una serie di elementi che abbracciano contesti sonori riconducibili a band quali Smashing Punpkins, Billy Cogan e simili. Alcuni brani indubbiamente lasciano il segno forte dell’espressività che li contraddistingue e non solo strumentale ma anche cantata. Dopo un’apertura forse un po’ troppo sproporzionata tra parte cantata e strumentalità “Empty Skies”, parte il buon “Living On My Own”, un brano dalle caratteristiche quasi epiche pur ancorate su contesti quasi punk alternative dal sapore particolarmente accattivante; si prosegue con “Etius”, una sorta di intermezzo frutto di un ambient generato dal synth che anticipa “Mr. Paranoia”, uno dei brani più belli di questo Ep all’interno del quale la band dimostra anche una certa maturità compositiva sia sotto il profilo strumentale che del cantato, che va ben oltre lo spirito con cui la band si era presentata con il primo Ep e che avevo avuto modo di non apprezzare per la sua sin troppa sinteticità e semplicità compositiva. Si prosegue con “Another Valentine”, un altro brano da ricordare per il suo buon punk alternative non troppo spensierato; si giunge al conclusivo “A.T.M.” acronimo di All These Memories, un brano decisamente oscuro in apertura per il buon effetto del synth dai successivi toni quasi progressive misti a contenuti decisamente inaspettati poi sviluppati nella sua seconda parte nel caratteristico alternative di cui la band ci ha dato adito in questo lavoro. Un Ep decisamente al di sopra di ogni aspettativa che dimostra un’indiscussa maturazione della band per la maggior cura apportata, in particolar modo, al proprio profilo compositivo dai toni decisamente singolari.

Track by Track
  1. Empty Skies 60
  2. Living on My Own 70
  3. Etius 70
  4. Mr. Paranoia 75
  5. Another Valentine 65
  6. A.T.M. (All These Memories) 70
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 65
  • Originalità: 70
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
68

 

Recensione di Wolverine pubblicata il 29.12.2016. Articolo letto 1632 volte.

 

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