Dead Twilight «About The Prophecy» [2020]
Dead Twilight
Titolo:
About The Prophecy
Nazione:
Italia
Formazione:
Calogero Schillaci :: Bass
Luca Bellante :: Guitars, Drum programming
Marco Bellante :: Vocals
Genere:
Death Metal
Durata:
31' 54"
Formato:
CD
07.02.2020
Etichetta:
Autoproduzione
Distribuzione:
---
Agenzia di Promozione:
---
Recensione
Secondo album autoprodotto per i Palermitani Dead Twilight, una band chiaramente senza troppe pretese, e che non chiede altro che di far fare headbanging alla gente che ascolterà la loro musica allo stereo e non dal vivo, visto che pare che questi ragazzi non abbiano mai avuto un batterista vero e proprio.
Ora, anni fa io recensii qualcosa di questi ragazzi, e ne rimasi ben impressionato per una certa voglia di tritare tutto col loro death metal brutale, anche a scapito di una certa originalità, ma quello era era un Ep di 11 minuti; questo secondo full length dimostra una band che non è andata molto oltre, e che pur svolgendo benino il suo compito, a volte anche con brani notevoli come “Totentanz”, non esce mai da un certo sound tipicamente death metal, dove dei buoni riffs si ammantano su una drum machine sparata a mille e dai buoni suoni, ma con poche idee disseminate per tutti i brani, che in questo modo centrano dunque il mood all’inizio, ma non portano molte altre idee e finiscono per terminare là dove sono partiti, senza rallentamenti, parti più atmosferiche o dissonanti, assoli, arpeggi o qualsiasi cosa che non sia un massacro brutale. Cosa c’è di male in questo? Non molto, ma il fatto è che “About the prophecy” finisce per avere brani che sono sostanzialmente la stessa cosa perlopiù, e si arriva a sentire come un unico brano di 32 minuti, al punto che alcuni brani sembrano una prosecuzione del brano precedente, come la quinta canzone o l’ultima, che tra l’altro finisce quasi troncata.
“About the prophecy” è dunque un disco senza pretese, con un po’ di cervello ma con tanto cuore e passione, che non ha voglia di farsi imporre a livello universale, ma che vuole solo divertire. Certo, un batterista vero e proprio forse aiuterebbe i ragazzi a diversificare le canzoni e a aggiungere più varietà all’album, ma tant’è. Se cercate un disco tutta passione e potenza, ottima per sfondarvi i timpani anche in maniera un po’ ignorante, date una chance di acquisto ai Dead Twilight e al loro secondo album.
Track by Track
- Pray for nothing – Intro S.V.
- Armageddon 70
- Kali Yuga 70
- Aharit ha-yamin 65
- Yttvos Kai Oavatos 65
- Ragnarok 55
- Totentanz 70
- Hekate 65
- Dead twilight – Part II 65
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 70
- Qualità Artwork: 70
- Originalità: 60
- Tecnica: 65
Giudizio Finale
66Recensione di Snarl pubblicata il 28.03.2021. Articolo letto 1106 volte.
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