Deathcrush «Collective Brain Infektion» [2013]

Deathcrush «Collective Brain Infektion» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Carnival Creation »

 

Recensione Pubblicata il:
05.03.2013

 

Visualizzazioni:
2338

 

Band:
Deathcrush
[MetalWave] Invia una email a Deathcrush [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Deathcrush [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina ReverbNation di Deathcrush

 

Titolo:
Collective Brain Infektion

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Luigi Cara :: vocals, bass
Andrea Sechi :: guitars
Deathmarch :: drums

 

Genere:
Death metal

 

Durata:
40' 47"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
11.02.2013

 

Etichetta:
Casket Music
[Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Casket Music
Copro Records
[Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Copro Records

 

Distribuzione:
Plastic Head
[Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Plastic Head [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Plastic Head

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

“Collective Brain Infektion” salta fuori all’improvviso e si preannuncia come un debut album interessante e costruito con personalità. Da Sassari arrivano questi Deathcrush e scopriamo una band in grado di fare e fare molto a quanto pare dal momento che abbiamo più di 40 minuti di Death/Black Metal di egregia e opportuna fattura, senza mai inneggiare ad un trionfo preventivato senza aver fatto prima i conti con altrettante realtà, nossignore, ai Deathcrush piacciono le cose fatte bene senza risultare banalmente presuntuosi, e il punteggio si alza per forza di cose.
Il loro moniker è in effetti coraggioso perché ci fa tornare in mente una determinata vecchia scena del Black Metal scandinavo di vent’anni fa, motivo per cui ho avuto inizialmente paura di trovarmi d’innanzi alla solita band dai canoni “scardinati”. Ben lieto di essermi sbagliato comunque!
“Collective Brain Infektion” si mostra per ciò che è fin da subito: violento, brutale, mediamente tecnico e strutturato usando stilemi moderni e andando anche a pescare (come tributo) persino in discografie d’oltreoceano (“Slaves Of Hypocrisy” è uno splendido estratto dei tipo di Death Metal che potrebbero suonare i Nile, qui presentato tuttavia in modo personale e convincente).
Mi ha fatto piacere ascoltare uno studio-album –e per giunta il primo- nel quale siano state incanalate moltissime influenze derivanti da almeno dieci band storiche e del Death e del Black senza per questo apparire fine a se stesso o noioso o ridicolo, significa che la passione di certi musicisti ancora perdura nel tempo e che si fa carico di una enorme responsabilità musicale (anche storica) donando al pubblico un interessante operato.
Buono tutto, dalle voci, profonde e dinamiche ai riff, al drumming molto preciso sul quale appoggia praticamente ogni nota dei nostri che, lo ricordiamo, sono in tre e creano un impatto sonoro da dieci.
Buona entrata in società quindi! Ad maiora!

Track by Track
  1. Into The Abyss Of Sickness 65
  2. Asphyxiated By Disgust 75
  3. Total Misanthropic Sick 75
  4. Furious Murder Art 80
  5. Venomous Priest Of Deception 75
  6. Collective Brain Infection 75
  7. Slaves Of Hypocrisy 80
  8. Necrogod Devastation 70
  9. Devoured 75
  10. Regression To Decay 75
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 80
  • Qualità Artwork: 65
  • Originalità: 70
  • Tecnica: 80
Giudizio Finale
73

 

Recensione di Carnival Creation pubblicata il 05.03.2013. Articolo letto 2338 volte.

 

Articoli Correlati

Interviste
  • Spiacenti! Non sono disponibili Interviste correlate.
Live Reports
  • Spiacenti! Non sono disponibili Live Reports correlati.
Concerti
  • Spiacenti! Non sono disponibili concerti correlati.