Deathless Legacy «Dance With Devils» [2017]

Deathless Legacy «Dance With Devils» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
03.03.2017

 

Visualizzazioni:
2223

 

Band:
Deathless Legacy
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Titolo:
Dance With Devils

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Steva :: Vocals and Performances
Frater Orion (The Necromancer) :: Drums and scenographies
Sgt. Bones :: Guitar
C-AG1318 (The Cyborg) :: Bass and vocals
Alex van Eden :: Keyboards
The Red Witch :: Performances
Anfitrite :: Performances

 

Genere:
Horror Metal

 

Durata:
50' 37"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
27.01.2017

 

Etichetta:
Scarlet Records
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Sinceramente, dopo due album da me recensiti e dai quali non sono rimasto impressionato, non mi aspettavo molto dai Deathless Legacy per vari motivi, ma “Dance with the Devils” migliora in parte la situazione.
Praticamente, per questo album i DL puntano su melodie più lineari di voce e che prendono meno note, gli strumenti sono maggiormente affiatati tra di loro, e soprattutto decidono di non essere troppo spazianti tra influenze e orpelli vari, puntando così dritto al sodo, per una musica che per questo motivo risulta più digeribile e scorrevole. Ne è un esempio l’opener “Join the Sabbath”, un gradevole esempio di ciò che si può definire Symphonic Metal tipo certi Nightwish, e che tra l’altro riesce a farci sentire un ritornello che riesce ad elevarsi, cosa che non accadeva granché in passato, per via di troppe note vocali che lo rendevano poco cantabile, e che lo chiudevano invece di farlo aprire. Inoltre, l’ascolto dell’album mostra che i DL sanno anche variare un po’ la proposta, con una “Heresy” leggermente più industrial e dal feeling più tragico e con una “Witches’ Brew” introspettiva a volte e più veloce in altre, per poi tornare sui lidi della opener con l’altrettanto buona “Headless Horseman”, per concludere con l’episodio conclusivo meno metal e più bluesy di “Creatures of the night” che non è male.
Ora, se l’album era tutto così, mi sarebbe piaciuto completamente e avrei parlato di un buon disco a grandi linee Symphonic ma più cupo, ma i DL nella seconda metà dell’album, diciamo dalla sesta alla decima canzone compresa, cadono negli errori che facevano in passato, e ci consegnano un tot di brani dalle influenze molto meno amalgamate e a fuoco, come una “The Black Oak” dove la voce prende troppe note e zavorra il brano, oppure con gli strumenti che non spingono come dovrebbero in “Lucifer” e che si limitano ad accompagnare la voce, passando per “Voivode” che calca troppo la mano sul metal, una “Curse of the waltz” troppo sovrabbondante di tastiere e quasi nient’altro, e una “Devilborn” francamente insipida.
Per questo motivo, “Dance with the devils” è un album senz’altro migliore, anzi IL migliore di quelli finora fatto dai Deathless Legacy, ma comunque nonostante una manciata di brani iniziali e quello conclusivo più che buoni, denota una personalità della band non ancora del tutto consolidata, che porta la band a partirsene per la tangente e a complicarsi la vita da sola, pasticciando il risultato finale. Il voto finale premia questo disco in quanto il migliore finora fatto da questi ragazzi, ma si può fare di più.

Track by Track
  1. Dance with Devils - Intro S.V.
  2. Join the Sabbath 75
  3. Heresy 70
  4. Witches’ Brew 70
  5. Headless Horseman 75
  6. The Black oak 60
  7. Lucifer 60
  8. Voivode 60
  9. Curse of the waltz 60
  10. Devilborn 60
  11. Creatures of the night 75
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 75
  • Qualità Artwork: 70
  • Originalità: 65
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
68

 

Recensione di Snarl pubblicata il 03.03.2017. Articolo letto 2223 volte.

 

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