Defechate «Unbounded» [2022]
Defechate
Titolo:
Unbounded
Nazione:
Italia
Formazione:
Tato, voce e basso
Luke Scurb, chitarra e batteria
Genere:
Death Metal
Durata:
32' 20"
Formato:
CD
28.01.2022
Etichetta:
Autoproduzione
Distribuzione:
---
Agenzia di Promozione:
---
Recensione
Lercissimo, marcio, putrescente… Non si può descrivere altrimenti il disco Unbounded dei Defechate, gruppo calabrese che suona un death metal puro, di stampo quasi grind e senza alcuna esclusione di colpi!
Conosco il cantante e bassista Tato molto bene, essendo legati da una profonda amicizia che va avanti da diverso tempo e avendolo visto già all’opera dal vivo con molti di gruppi di sua ideazione come Zora e Glacial Fear, per citarne alcuni.
Ebbene, sapendo sia la fama di Tato sia la sua passione per il death metal brutale in salsa Cannibal Corpse, già mi aspettavo che il suo prossimo gruppo avrebbe avuto un sound belluino ma di certo non potevo sapere che con i Defechate, si sarebbe superato.
Unbounded è un disco violento, selvaggio e sanguinario dotato di sonorità aggressive ed animalesche che si rifanno allo stile di gruppi quali Cannibal Corpse, Morbid Angel e Dying Fetus: la batteria è un continuo martellio in grado di distruggere la cassa toracica dell’ascoltatore, il basso è estremamente distorto e quasi impercettibile ma ad un orecchio più attento si può ugualmente sentire la deviante velocità con cui le dita di Tato strimpellano le corde…
Anche la chitarra è sottoposta ad una distorsione mortale ma ogni tanto vi sono pause in cui la band ha riempito con assoli storpiati anche se davvero apprezzabili, da mandare su di giri.
La voce è sommamente gutturale e profonda, un growl carico di ferocia ed efferatezza che sputa odio ed immoralità similmente allo stile di Chris Barnes in questi dieci pezzi traboccanti di follia e depravazione.
Con Unbounded, i Defechate sono andati davvero oltre i limiti: un disco malato, osceno e laido! Un vero capolavoro del genere death metal più estremo che non lascia spazio al riposo dell’anima, che tritura la mente di chi lo ascolta, trasportandolo in un vero e proprio mattatoio sonoro fatto apposta per le menti più perverse che bazzicano nell’ambiente musicale.
Track by Track
- Hyperammonaemic 75
- Naked Thoughts 80
- Burning Like The Water 75
- Unexpected Diener 75
- Repent To Be Dead 80
- Oxydized Man 80
- Epicurean Herd 70
- The Unbound Storm 70
- Just Falling Leaves 75
- Il Signore del Disordine 75
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 80
- Qualità Artwork: 75
- Originalità: 70
- Tecnica: 85
Giudizio Finale
76Recensione di Sabba Maledetto pubblicata il 02.05.2022. Articolo letto 1016 volte.
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