Degrees of Truth «Alchemists» [2023]

Degrees Of Truth «Alchemists» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
23.05.2024

 

Visualizzazioni:
445

 

Band:
Degrees of Truth
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Titolo:
Alchemists

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Luca Ravezzani :: drums
Gianluca Parnisari :: keyboards
Daniele Brianza :: guitars
Lorenzo Corsalini :: guitars , bass
Claudia Beltrame :: vocals

 

Genere:
Modern Prog Metal

 

Durata:
44' 39"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
23.06.2023

 

Etichetta:
Scarlet Records
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Il terzo album dei Varesini Degrees of truth, “Alchemists”, è il tipico caso di band che se ascoltata distrattamente puoi facilmente bollarla come un clone dei Nightwish, particolarmente quelli con Floor Jansen alla voce, visto che nei primi due brani l’influenza si sente eccome, e qua e là si sentono anche gli After Forever sia per un tessuto musicale più aperto e debitore al progressive (evidente nella fine del disco).
In realtà in questi 45 minuti di musica la realtà è un po’ diversa, anche se non di molto, e se da un lato è senz’altro vero che i DoT non nascondono più di tanto le influenze, dall’altro è anche vero che dalla parte centrale in poi la situazione migliora, con una “Wreckage of a lifetime” che in effetti possiede un ritornello che davvero ti fa sognare, o con una “Tiny box of horrors” che potrà anche suonare un po’ cliché (ancora il luogo comune del carillon?!?), ma che se la si ascolta bene possiede un’ottima musicalità. Nella seconda parte dell’album affiorano anche influenze più tipicamente prog ma non metal che vanno un po’ a variare l’equilibrio complessivo, che sono non male, ma dove la scollatura stilistica si sente un po’, e conclude una title track che di nuovo, non è male, ma si appoggia ancora ai Nightwish di brani come “Escapists”.
In altre parole, “Alchemists” dei Degrees of Truth è un disco non male, prodotto bene e cantato benissimo (Complimenti al talento Claudia Beltrame) e che farà la felicità degli amanti del Symphonic Metal, ma che per una serie di motivi secondo me non va molto oltre la definizione di “Nightwish wannabe”, come il fatto che i brani puntano tutti su un approccio catchy e non approfondiscono abbastanza la diversità delle canzoni da brano a brano, i punti di riferimento musicali variano un po’, ma la band non si stacca molto dall’ombra dei Nightwish, e forse manca anche una migliore centratura del songwriting, che invece di forgiare un sound proprio accorpando le influenze, va variando un po’ troppo. Come detto, non ci rimane che consigliare questo pur buon disco dei Degrees of Truth agli amanti del Symphonic Metal, meglio ancora se non disdegnate il prog, ma di per sé non rinnova molto il genere musicale.

Track by Track
  1. Imperfect Concoction - Intro S.V.
  2. Godless Symphony 65
  3. Over the tide 65
  4. Flightmare 70
  5. Wreckage Of A Lifetime 75
  6. Misconnection 70
  7. Tiny box of horrors 75
  8. Thread of life 70
  9. Bound to rise 65
  10. Alchemists 70
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 75
  • Qualità Artwork: 65
  • Originalità: 65
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
69

 

Recensione di Snarl pubblicata il 23.05.2024. Articolo letto 445 volte.

 

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