Desource «Ambition» [2020]

Desource «Ambition» | MetalWave.it Recensioni Autore:
reira »

 

Recensione Pubblicata il:
27.10.2020

 

Visualizzazioni:
1219

 

Band:
Desource
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Titolo:
Ambition

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Music by Desource
Drums recorded by Edoardo Casini, Enrico Giovagnola @ La Catedral, January 2015
Guitars, Bass recorded by Larsen Premoli @ REC LAB, March 2017
Mixing and Mastering by Larsen Premoli, Summer 2018
Drums by Mike Malyan
Guitars by Edoardo Casini, Giacomo Bracci
Bass by Flavio Marun Cardozo
Videoclip by Alvaro Raul Diamanti

 

Genere:
Progressive Metal

 

Durata:
24' 20"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
04.09.2020

 

Etichetta:
Rockshots Music
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
Asher Media Relations
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Recensione

Dopo il più che positivo album di debutto "Dirty Happiness" e un’intensa attività sul palco con ARCHITECTS, NORTHLANE, COMEBACK KID, PROTEST THE HERO, MONUMENTS, i Desource tornano sulla scena con "Ambition”.
Trattasi di un EP di 5 tracce che farà felici i fans del genere anche grazie alla preziosa e consistente collaborazione di Mike Malyan (MONUMENTS, DISPERSE, The Algorithm) alla batteria.
Edoardo Casini, leader del gruppo sostiene che: “Ambition" è un disco complesso, mutisfaccettato, e per l'appunto, ambizioso: abbiamo implementato ogni sottogenere Heavy come, il Mathcore, il Djent, in un cocktail letale che supera sotto ogni aspetto il precedente "Dirty Happiness".
Insomma, a quanto pare questi anni di pausa hanno permesso ai ragazzi di maturare sotto molti punti di vista e di poter offrire un lavoro maggiormente incisivo, non solo qualitativamente, ma anche a livello più profondo e personale.

L’inizio dell’opera è affidato a Disaster, un brano che parte soffuso, quasi un momento introspettivo, ma che esplode in un concentrato di pura energia sia nella musica, con chitarre e batteria che picchiano duro, sia in un cantato rabbioso, per poi alternare attraverso dei momenti più melodici.
Con Diary arriviamo dritti al punto: veloce, sicuramente di maggiore impatto se presentata su un palco, una bomba ad orologeria.
Fragile presenta le stessa dinamica riscontrata nella song precedente, un pò meno diretta ed efficace in alcuni punti, ma certamente coerente con quanto ascoltato sino ad ora, interessante l’apertura al ritornello.
Sheepdogs è cattiva e potente, forse a tratti risulta un pò confusionaria e apparentemente poco godibile, ma questo è un elemento del genere al quale la band fa riferimento e, dopo un paio di ascolti, si può arrivare a comprendere la maturità del brano.
Eccoci a Innocence, criptica con la sua partenza calma, ma l’inganno è subito svelato con un prog che vede alternarsi i tempi: chitarra e batteria si fondono, si placano, rielaborano nuove melodie e non fanno per nulla mancare l’assenza totale di una voce.
Proviamo a tirare, seppur brevemente, le somme di quanto ascoltato.
Al di là di una copertina veramente ben fatta, i Desource hanno creato un qualcosa di complesso, non pienamente compresibile di sicuro al primo ascolto.
Ho trovato decisamente intensi e ben studiati i cambi vocali tra screaming e clean Voice perché perfettamente inseriti in un contesto altamente dinamico e versatile.
Altrettanto godibile la collaborazione tra chitarra e batteria che finivano col fondersi e creare quasi una storia tutta loro.
Solitamente apprezzo anche i momenti più calmi che il metal può offrire e, in questo EP, l’imbroglio era dietro l’angolo perché contiene tutto fuorché la quiete che non sia apparente.
Cinque canzoni, solo cinque, che di sicuro suonano moderne e coerenti con lo stile proposto e adottato, so per certo che piaceranno parecchio agli amanti del prog.

Track by Track
  1. Disaster 75
  2. Diary 70
  3. Fragile 70
  4. Sheepdogs 70
  5. Innocence 75
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 75
  • Qualità Artwork: 80
  • Originalità: 70
  • Tecnica: 80
Giudizio Finale
74

 

Recensione di reira pubblicata il 27.10.2020. Articolo letto 1219 volte.

 

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