Destrudo «Homunculus» [2010]
Destrudo
Titolo:
Homunculus
Nazione:
Italia
Formazione:
Lorenzo "Wakana" :: Vocals
Flavione :: Bass
Davide "Mr. Serra" :: Guitar
Vito "V.Y.R.H." :: Guitar
Francesco :: Drums
Genere:
Durata:
15' 26"
Formato:
EP
2010
Etichetta:
Distribuzione:
---
Agenzia di Promozione:
---
Recensione
Torniamo al metallo e lo facciamo con i Destrudo che, partiti nel 2007 con un death metal piuttosto grezzo, hanno imparato con il tempo ad affilare le armi e, soprattutto i cambi di line-up hanno portato nuove idee e nuove composizioni finite poi sull'EP Homunculus in cui si può ascoltare in maniera lapalissiana il cambio di rotta operato dai cinque ragazzi romani. Non siamo più dinnanzi ad un platter di brutale death metal, i tempi si sono rilassati e probabilmente le strutture sono andate ad intricarsi, strizzando l'occhio al progressive-metal.
A molti potrebbero venire in mente composizioni alla Dream Theater, ma qui della band americana non c'è davvero nulla poiché i Destrudo non hanno dimenticato la lezione death, incamminandosi su un sentiero che passa abbondantemente per il thrash metal con strutture che fanno eco al progressive.
Onestamente parlando le composizioni non fanno breccia più di tanto nelle orecchie e nella testa di chi ascolta poiché il riffing è un po' smorto e la produzione non è certo di grande aiuto nel dare quella marcia in più alle composizioni; c'è da dire che un ottimo lavoro è svolto dal basso che prova a girare in maniera continua, offrendo una certa dinamicità ai brani che altrimenti sarebbero davvero piatti. Non sto parlando di cambi di tempo che fortunatamente sono abbastanza presenti in questo Homunculus, mi riferisco proprio all'incipit che c'è dietro le composizioni; riaffiora nella mia mente sempre un qualcosa di già sentito e di già fatto.
Le idee ci sarebbero anche ma sono decisamente sfruttate male perchè in alcune parti non risulta difficile sentire un certo effetto di appiccicaticcio e questo va sicuramente a discapito della scorrevolezza delle composizioni che risultano forzate in alcuni frangenti.
I ragazzi romani hanno una bella tecnica che forse però non è applicata in maniera costruttiva alle songs a cui si poteva offrire un taglio diverso; optando sicuramente per un riffing più granitico e una produzione che offrisse un certo sustain a tutta l'opera. Forse con un'altra produzione l'Ep avrebbe avuto un altro riscontro ma così si toglie davvero il mordente anche ai momenti più thrashy.
Mi rendo conto che non è sempre facile trovare uno studio che garantisca certi risultati a dei prezzi abbordabili e che i soldi spesso sono davvero pochi, ma, ripeto, proprio la stesura dei brani di per se non riesce a garantire quel tiro e quel groove di cui dovrebbe godere un disco metal.
Purtroppo troppo spesso si pensa che basti saper suonare uno strumento per riuscire a proporre qualcosa che possa essere inserito sul mercato: non è così! Per riuscire a dire la propria è necessario avere qualcosa da dire e la capacità di esprimersi; questo non è esattamente il caso dei Destrudo che hanno tutte la capacità espressive, riuscendo comunque a difendersi, ma non credo che sia questo ciò che spinge un musicista a proporre quello che ha dentro; difendersi comporta il vivere sempre in bilico e prima o poi si potrebbe perdere l'equilibrio e scivolare rovinosamente.
Per ora sono rinviati alla prossima release, questa sinceramente mi ha convinto molto poco.
Track by Track
- Intro 65
- Psychotropy Pt.1 50
- Psychotropy Pt.2 55
- Collapsing In Contraddictions 55
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 50
- Qualità Artwork: 70
- Originalità: 55
- Tecnica: 80
Giudizio Finale
60Recensione di darklot pubblicata il --. Articolo letto 1295 volte.
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