Di'Aul «Abracamacabra» [2022]

Di'aul «Abracamacabra» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Susie Ramone »

 

Recensione Pubblicata il:
16.04.2023

 

Visualizzazioni:
743

 

Band:
Di'Aul
[MetalWave] Invia una email a Di'Aul [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Di'Aul [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina MySpace di Di'Aul [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il canale YouTube di Di'Aul

 

Titolo:
Abracamacabra

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
MoMo – Cosimo Amelio Cinieri – Vocals;
Lele – Daniele Mella – Guitars;
Rex – Andrea Ornigotti – Drums;
Jeremy – Carlo Tomaiuolo – Bass

 

Genere:
Doom Metal / Stoner Metal / Sludge

 

Durata:
42' 22"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
18.03.2022

 

Etichetta:
MooDDoom Records

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
Nee-Cee Agency
[MetalWave] Invia una email a Nee-Cee Agency [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Nee-Cee Agency [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Nee-Cee Agency [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Twitter di Nee-Cee Agency

 

Recensione

La riflessione esistenziale sulla perdita originaria, che genera rabbia e desolazione, è alla base di “Abracamacabra”, il quinto album dei Di’Aul, pubblicato nel 2022 per la MooDDom Records. Ispirati e coinvolgenti, i musicisti di Pavia introducono il fruitore in uno stato mentale quasi ipnotico. E lo fanno esprimendo peculiari atmosfere doom che trascendono le ordinarie categorie spazio-temporali, sviluppando l’inevitabile matrice sabbattiana, con qualche riferimento al sound dei Pearl Jam e dei Metallica. Sette tracce narrano, in chiave sludge - tra estreme lentezze del ritmo e finali trascinati - il dolore universale della perdita, intrinseca nella natura umana. Ne “L’essere è il nulla”, infatti, Sartre affermava che l’uomo è un “progetto gettato”, un “essere-mancante-di”. “Sette tracce, sette personaggi, una madre: l’universo”, è la frase-simbolo del lavoro dei Di’Aul, che si apre con “Thou Crawl”. Subito si evince un’identità musicale ben precisa. Anche “This Quiet” appare estremamente ispirata, così come la canzone che dà il titolo all’album, “Abracamacabra”. Il brano “De Profundis”, poi, risulta quasi “cinematografica”, da colonna sonora, mentre “The Losers’ River” e “La notte di Valpurga” esprimono in modo efficace sentimenti universali di disperazione e devastazione della psychè. La potenza del doom e la struggente melodia della chitarra acustica nel finale caratterizzano, poi “Time of no return”, il brano che chiude l’album dei Di’Aul, giunti senza dubbio ad un importante traguardo espressivo e compositivo.

Track by Track
  1. Thou Crawl 60
  2. This Quiet 60
  3. Abracamacabra 55
  4. De Profundis 55
  5. The Losers' River 50
  6. La Notte di Valpurga 50
  7. Time of No Return 70
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 70
  • Originalità: 60
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
61

 

Recensione di Susie Ramone pubblicata il 16.04.2023. Articolo letto 743 volte.

 

Articoli Correlati

Interviste
  • Spiacenti! Non sono disponibili Interviste correlate.
Live Reports
  • Spiacenti! Non sono disponibili Live Reports correlati.