Diabula Rasa «Ars Medioheavy» [2013]

Diabula Rasa ŤArs Medioheavyť | MetalWave.it Recensioni Autore:
Andreas X »

 

Recensione Pubblicata il:
17.05.2013

 

Visualizzazioni:
2358

 

Band:
Diabula Rasa
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Titolo:
Ars Medioheavy

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
LUCA VEROLI - direzione, composizione & arrangiamenti, canto, ghironda elettroacustica, cornamuse
DANIELA TAGLIONI - composizione & arrangiamenti, canto, organo a canne, cembalo, tastiere
SAMANTHA BEVONI - canto, basso
STEFANO CLO' - chitarre elettriche e acustiche, chitarrino di merda, bouzouki
SONIA NARDELLI - chitarre elettriche
MORENO BOSCHERINI - batteria

 

Genere:
Folk Metal

 

Durata:
46' 3"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
11.01.2013

 

Etichetta:
Moonlight Records
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Distribuzione:
Masterpiece Distribution
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Season of Mist Distribution
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Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Copioeincollo dal booklet di “Ars Medioheavy”: «Consapevoli … che una ricostruzione di ciò che non è più risulta costitutivamente impossibile, abbiamo cercato di ricreare le emozioni che musiche, melodie e testi antichi potevano suscitare nell’uomo medievale, per consegnarle e farle rivivere agli uomini a noi contemporanei. Si tratta infatti di melodie che si trovano sepolte agli albori del nostro sistema musicale, dentro l’anima della nostra cultura e della nostra storia e che con essa si sono evolute. Si è quindi trattato di farle riemergere e di dare loro voce in un linguaggio capace di parlare all’umanità del XXI secolo, dando loro nuova vita. Per questo melodie antiche prendono corpo attraverso strumenti contemporanei, elettrificati, con ritmi nuovi e riff di chitarra affiancati a quelli antichi come organo, cembalo, cornamusa, liuto, ghironda, con l’integrazione anche compositiva di parti in stile medievale: appunto per essere compresi da un pubblico che non può udire ciò che un uomo medievale poteva udire.»
Idea ambiziosa e di non facile realizzazione, quella di Luca Veroli e Daniela Taglioni, artefici del progetto ravennate “Diabula Rasa”, che ci propongono un viaggio nella musica dei tempi che furono.
Il viaggio inizia con la strumentale “Ghirondo”, brano che in sé racchiude perfettamente l’essenza dell’album: atmosfera, riff granitici, melodie tipicamente folk. Si prosegue con la carica di “Tsanich”, canzone tradizionale bulgara, e “Cataclism”, in cui si alternano riff di chitarra e atmosferiche parti cantate.
Dopodiché, il tenore delle canzoni è più o meno lo stesso, mi sento di menzionare in particolare “Astarte”, “In Taberna”, e la ballad conclusiva “Ahi Amours”.
“Ars Medioheavy” è un lavoro di tutto rispetto, per l’idea sottesa all’album, per la qualità delle composizioni e dell’esecuzione. Il fatto, poi, di utilizzare testi già scritti (canti tradizionali, canoni del XII secolo, brani tratti dai Carmina Burana… ) e, pertanto, non sacrificabili sull’altare della metrica, alza senza dubbio il livello di difficoltà e, di conseguenza, il valore dell’opera. Unica pecca, forse, l’equalizzazione non proprio perfetta: le chitarre mi sono sembrate eccessivamente alte rispetto al tutto e soprattutto rispetto alle voci.
Consigliatissimo tanto agli amanti del genere quanto ai neofiti.

Track by Track
  1. Ghirondo 75
  2. Tsanich 75
  3. Cataclism 75
  4. Congaudentes 70
  5. Madre de Deus 75
  6. Astarte 80
  7. In Taberna 80
  8. Vermell 70
  9. Maledicantur 75
  10. Ahi Amours 80
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 65
  • Qualità Artwork: 65
  • Originalità: 85
  • Tecnica: 90
Giudizio Finale
76

 

Recensione di Andreas X pubblicata il 17.05.2013. Articolo letto 2358 volte.

 

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