Diesanera «Crumbs» [2017]

Diesanera «Crumbs» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
28.09.2017

 

Visualizzazioni:
2289

 

Band:
Diesanera
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Titolo:
Crumbs

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Valerio Voliani :: vocals
Ilario Danti :: guitars
Yuri Giannotti :: guitars
Matt Langella :: bass
Alessio Toti :: drums

 

Genere:
Gothic

 

Durata:
54' 28"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
09.06.2017

 

Etichetta:
Volcano Records
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
Volcano Promotion
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Recensione

Non è da poco di questi tempi vedere un po’ di gente, ovvero questi Diesanera da Livorno, intraprendere una carriera musicale nel Gothic rock/metal, un genere non dimenticato ma che per tanti piccoli motivi da molto tempo fatica a trovare nuove sensazioni. Aggiungete anche che i Diesanera sono stati fondati da ex membri di Motus Tenebrae, Madness of Sorrow e Death SS, e le aspettative sono alte. Ma il risultato lascia poco più che indifferenti.
Ciò che infatti non va in “Crumbs” è l’endemica mancanza di personalità delle canzoni, che spesso sono impegnate più a rifarsi al trademark di nomi del passato che a mostrare effettivamente meriti propri. Se infatti “Mad man” non suona molto personale e ha dei groove nelle strofe che ricordano parecchio “Heaven’s a lie” dei Lacuna Coil ma con un ritornello troppo leggero, sono i Sentenced di “Frozen” e “The cold white light” a fare da musa un po’ troppo ispiratrice nei brani successivi, tra l’altro accompagnati da una voce bassa ma fin troppo impostata, mentre a metà dell’album sono i Paradise Lost a essere citati, con un po’ di Poisonblack qua e là, mentre alla fine dell’album la band diventa semplicemente narcolettica, troppo corale e spesso poco vivace nei propri brani, con una canzone di chiusura che sembra un mix di “Sin Pecado” dei Moonspell con sopra qualcosa dei Sentenced e dei Poisonblack. Il tutto per una dozzina di brani che oltre ad essere dei tributi non vanno, e sono così scevri di altre caratteristiche che anche la tracklist mi suona strana e senza un preciso filo logico, come se la canzone di chiusura poteva stare benissimo da un’altra parte dell’album e così via. Ciò denota una certa mancanza di una struttura dell’album, che anche per questo suona più che altro come un grosso tributo senza mostrare davvero farina del proprio sacco.
Insomma: “Crumbs” per me è una citazione a qualche mostro sacro del passato, ma non va troppo oltre. Certo, ci sono bei brani seppur poco personali come “Pills of lies” o la gradevole “The spell” e un paio d’altri brani, ma ci sono anche dei filler e il disco ad un certo punto diventa ridondante. Non inascoltabile, ma oltre ad un certo intrattenimento il primo sforzo dei Diesanera per me non va, e di lì a poco la tentazione di voler solo mettere in stereo i classici del passato copre l’interesse vero e proprio per questa band. Il giudizio finale denota una band che non sa brillare di luce propria. Ci saranno tutte le attenuanti che volete, ma le attenuanti non giustificano e non coprono la scarsa personalità. Se siete fans patologici di Sentenced e Paradise Lost provate a dare una chance a questo disco, ma per me questo è il tipico caso per cui “l’originale è sempre meglio della copia”.

Track by Track
  1. Mad Man 60
  2. My lonely hell 55
  3. Pills of lies 65
  4. Ghosts 55
  5. Diesanera 55
  6. The spell 65
  7. Sadness 60
  8. The last funeral 55
  9. S.I.R.I.A. 65
  10. The mission 55
  11. In the name of god 55
  12. Such a shame 55
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 60
  • Qualità Artwork: 55
  • Originalità: 45
  • Tecnica: 60
Giudizio Finale
57

 

Recensione di Snarl pubblicata il 28.09.2017. Articolo letto 2289 volte.

 

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