Disease Illusion «After the Storm» [2018]

Disease Illusion «After The Storm» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Wolverine »

 

Recensione Pubblicata il:
19.05.2018

 

Visualizzazioni:
1842

 

Band:
Disease Illusion
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Titolo:
After the Storm

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
- Federico Venturi :: Guitar;
- Alessandro Turco :: Guitar;
- Davide Laugelli :: Bass;
- Alessio Chierici :: Drums;
- Joy Lazari :: Vocals;

 

Genere:
Melodic Death Metal

 

Durata:
30' 14"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
03.02.2018

 

Etichetta:
Buil2kill Records
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
Nadir Promotion
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Recensione

Nati nel 2008 e con alle spalle un Ep ed un full lenght, i bolognesi Desease Illusion tornano alla ribalta con il loro secondo disco “After The Storm”, un concentrato di death metal melodico dalle sembianze moderne e compatto come non mai. La band nel corso dell’ascolto delle otto tracce proposte offre un quadro strutturale dei brani particolarmente tecnico, anche se non privo di contesti elettronici, che non guasta affatto e in grado di renderne ancora più affabili i contenuti. Non tanto quindi il tutto si incentra sulla velocità, che ovviamente non manca, ma soprattutto sulla qualità del sound e sulla struttura degli stessi brani. Un growl che appare spesso più spesso una via di mezzo tra uno scream e un clean molto arrabbiato, è quanto offertoci dalla parte cantata mentre le ritmiche si incentrato su un segmento molto lineare e innovativo che fanno indubbiamente quel tipo differenza che distingue la band dal sentito e risentito. Quanto or ora accennato emerge sin da subito dall’opener “For Hell Is Empty”, ma si propaga anche nel corso delle altre tracce sia per apparati melodici che per definizione del sound stesso. “Throught The Face” si rileva molto propositiva in apertura per poi concentrarsi sul melodico ma anche su fattori più tecnici; medesima la sorte di “Red Wine Stained Cheek” e della successiva “No Hero”, due brani il cui ascolto offre al meglio la tecnica della band tra riff imponenti e annesse ritmiche dove non si risparmiano le buone ed orami note dosi melodiche. “Ain’t Worthless” è forse il brano più oscuro della band e più moderato nei contenuti dove il growl si alterna ad un clean femminile non facendo mai perdere quel tocco di potenza che ha caratterizzato le tracce sin ora ascoltate. Anche i conclusivi “We Are Storm”, “The Grazer” e “New Order”, non perdono mai la linearità ma soprattutto il buon gusto la con cui la band si contraddistingue. Un disco curato sotto ogni profilo, non ripetitivo, consigliato a fan di Dark Tranquillity, Soilwork e Insomnium.

Track by Track
  1. For Hell Is Empty 75
  2. Throught The Face 70
  3. Red Wine Stained Cheek 75
  4. No Hero 70
  5. Ain’t Worthless 75
  6. We Are Storm 75
  7. The Grazer 75
  8. New Order 75
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 75
  • Qualità Artwork: 70
  • Originalità: 75
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
73

 

Recensione di Wolverine pubblicata il 19.05.2018. Articolo letto 1842 volte.

 

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