Dismal Faith «Morph» [2013]

Dismal Faith «Morph» | MetalWave.it Recensioni

Autore:
Snarl »

Recensione Pubblicata il:
22.06.2013

Band:
Dismal Faith

Titolo:
Morph

Nazione:
Italia

Formazione:
Sikk :: Drums
Gatto :: Guitars
Leon M.G. :: Vocals
Tose :: Guitars
Kochis :: Bass

Genere:
Black / Death Metal

Durata:
35' 25"

Formato:
CD

Data di Uscita:
15.04.2013

Etichetta:
Nadir Music

Distribuzione:
Audioglobe

Code7 Distribution

CM Distro (Germania)

Agenzia di Promozione:
Nadir Promotion

Recensione

I Dismal Faith sono di Empoli e arrivano al loro primo cd per la Nadir Music, consistente in 9 canzoni per 35 minuti e mezzo di una musica che nella prima canzone mostra un lato molto death metal, paragonabile ai Gorerotted di “A new dawn for the dead” e anche a qualcosa degli Autopsy, ma che nel resto dell’album mostra la sua vera faccia, rivelando delle coordinate sonore maggiormente classificabili nel deathcore, con puntate sporadiche anche nella melodia catchy del metalcore.
La cosa bella di questo “Morph” è data dal fatto che pur non essendo niente di innovativo, riesce comunque a consegnarci una manciata di canzoni abbastanza brevi, concise e che evitano troppi fronzoli, ma che d’altro canto evitano anche di calcare eccessivamente la mano su coordinate musicali brutal death che inevitabilmente sarebbero risultate troppo brevi o sbilanciate con la melodia che comunque è parte integrante del gruppo. Una volta tenuto in mente questo, il disco si manifesta molto schematico e con ognuna delle canzone che si differenzia dalle altre per il fatto di avere una caratteristica che le altre non hanno, ed è questo il caso della tipicamente deathcore “Not for me”, o della diretta e da pogata “M.G.S.F.” o dalla break down – oriented “Skizotypal”, mentre si segnano in positivo anche “Tears”, più melodica, e la marziale “Fallen”. Degna di nota anche la produzione, che valorizza la musica della band senza essere un disastro troppo pulito, senza impatto e dove si sente (troppe volte ormai succede...) più che altro solo voce e trigger.
In conclusione: un disco probabilmente un po’ canonico, come detto prima (vedasi anche una veste grafica un po’ ordinaria), ma nondimeno musicalmente parecchio godibile. Se state cercando gruppi deathcore per scambi date o per festivals, date una chance a questi ragazzi.