Disnomia «Blessed by Death» [2013]

Disnomia «Blessed By Death» | MetalWave.it Recensioni

Autore:
Carnival Creation »

Recensione Pubblicata il:
27.11.2013

Band:
Disnomia

Titolo:
Blessed by Death

Nazione:
Italia

Formazione:
Voce: Antonio Di Rico
Chitarra: Mattia Tupone
Chitarra: Diego D'Andrea
Basso: Jacopo Dell'Arciprete
Batteria: Marco Pompa

Genere:
Rock Metal

Durata:
13' 52"

Formato:
CD

Data di Uscita:
2013

Etichetta:
Autoproduzione

Distribuzione:
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Agenzia di Promozione:
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Recensione

Dalle ceneri della punk-rock band ‘Under The City”, in seguito ad assestamenti nella line-up, nascono i Disnomia e la proposta musicale subisce un cambiamento radicale andando a pescare a piene mani nel Death Melodico di scuola europea (Nord-Europa in particolare) ed ecco pubblicato questo piccolo EP ‘Blessed By Death’ che segna una svolta per la formazione di Lanciano.
Di fatto i due punti di partenza sono sostanzialmente sempre quelli: In Flames e Dark Tranquillity, basi sulle quali i Nostri tentano un approccio più personale possibile ma ciò che ne risulta sono quattro brani ancora molto ingenui che denotano non tanto la mancanza di ispirazione (‘Dark Lady’ alla fine è un pezzo funzionale anche piuttosto convincente) quanto che ancora c’è moltissimo lavoro da fare per risultare almeno un minimo originali o riconoscibili. Al momento, per come stanno le cose, ci troviamo di fronte ad una demo anonima con della musica che potrebbe comunicare molto di più se fosse strutturata ed arrangiata in modo meno modesto.
‘Sick Of My Lies’ è un pezzo un po’ troppo convenzionale che mostra un lavoro anche preciso sui riff ma dal drumming e dal vocalismo scontati, idem ‘Killing Marylin’ e la conclusiva ‘Venom’ anche se, in quest’ultimo episodio, qualcosa si inizia a muovere per il verso giusto.
Non mi sembra giusto però dare mazzate su mazzate, del resto parliamo di un debutto autoprodotto con tutte le problematiche che comporta oggigiorno il produrre la musica quindi non resta che attendere che i Disnomia evolvano e divengano una realtà da pollice verso l’alto. Vedremo il futuro cosa riserverà alla band, nel frattempo lavorare, lavorare e lavorare.