Divided Multitude «Guardian Angel» [2010]
Divided Multitude
Titolo:
Guardian Angel
Nazione:
Norvegia
Formazione:
Sindre Antonsen :: Vocals
Christen Haroy :: Guitars
Eskild Kloften :: Keyboards
Rayner Haroy :: Bass
Anders Vinje :: Drums
Genere:
Durata:
1h 1' 1"
Formato:
Promo CD
2010
Etichetta:
Distribuzione:
---
Agenzia di Promozione:
---
Recensione
Ritornano i norvegesi Divide Multitude dopo ben sette anni di silenzio discografico a parte un po' di live sparsi qua e là. Band molto attiva portatrice di una sorta di Progressive Power Metal che al sottoscritto, almeno all'interno della loro ultima fatica -Guardian Angel- appare più Power che Progressive. Di quest'ultima influenza i nostri hanno prediletto la componente leggermente più tecnica ma non restano nell'ombra aloni di Melodic Death mediante riff-combo di cassa e chitarra/basso smitraglianti qua e là all'interno dell'album in questione.
Ascoltai i nostri quando ero adolescente e non mi appassionarono molto, probabilmente poiché ero poco avvezzo alle sonorità scandinave del Metal all'epoca, oggi i miei gusti sono evoluti assieme all'ascolto di tante altre realtà Norvegesi e affini ma ciò che penso dei DM non è andato di pari passo nella mia evoluzione personale, nemmeno un po'.
Non è un disco brutto, non è un disco bello né appassionante, fermo restando che non rappresenta nessuna sonorità fresca e innovatrice. I nostri avranno registrato anche in modo quasi perfetto e prodotto un disco di qualità commerciale non tralasciando nessun particolare (la copertina è stata effettuata da Mattia Norèn, già in Evergrey, John Petrucci e Ayreon) tuttavia rappresenta a mio avviso una release che può tranquillamente passare inosservata, specie in questo neonato anno in cui già stanno avvenendo diversi cambiamenti positivi in diverse scene musicali dell'Heavy Metal.
Per cui, dicevo, suoni perfetti, riff perfetti, voci potenti e tanti cori, il tutto mescolato ad un buon incremento di tastiere per rendere l'effetto melodico Progressive più completo..almeno all'apparenza.
Sono undici canzoni molto cariche per la durata totale di più di un'ora, troppo secondo me, come troppo cariche sono effettivamente le tracce e la noia inizia ben presto a farsi sentire.
Non bocciati ovviamente, sarebbe offensivo per una band che ha sempre dato il massimo, ma che probabilmente avrebbe potuto (e dovuto) dare un bel po' di più, specie con la sua complessiva abilità tecnica di eseguire le canzoni.
Stilisticamente mediocri ma commercialmente molto validi, fate un po' voi.
Consigliati solo ed esclusivamente a tutta quella marmaglia di fan sfegatati del genere.
Track by Track
- Resurrection 65
- Nowhere To Hide 60
- Senses 65
- Something For Someone 65
- Regrets 65
- interludium 70
- My Dying Hour 70
- Promised Land 60
- Pieces On The Floor 60
- Deeds Of Deception 60
- Guardian Angel 65
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 75
- Qualità Artwork: 60
- Originalità: 60
- Tecnica: 70
Giudizio Finale
65Recensione di carnival creation pubblicata il --. Articolo letto 1471 volte.
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