Dogmate «Dogmate» [2015]
Recensione
Direttamente dalla capitale, i romani Dogmate, dopo il loro album d’esordio uscito nel 2013, ci presentano questo nuovo Ep con soli tre brani intitolato con lo stesso nome della band, offrendoci un groove metal che si distacca, sin dai primi istanti di ascolto, da quello realizzato dalle numerose band che hanno oramai incentivato sin troppo questo genere; il distacco è determinato grazie alla parte cantata che spazia in alternanza canora tra momenti ben scanditi che fungono per la maggiore a momenti growl estremizzati con un giusto dosaggio di aggressività. L’Ep apre con “Son Man” un brano dalle andature moderate, con buoni distorti e ritmiche capitanato da un cantato ben fatto; si continua con “Godmate” che parte in maniera spumeggiante per poi adagiarsi su un sound armonico privo quasi di distorti che va in un crescendo sino alla fine dello stesso brano; conclude l’Ep “Apocalypse of Dementia” la cui partenza in un buon andamento groove con venature quasi progressive, si presenta di buon impatto lasciando nel complesso una discreta impressione. L’Ep pare, come sopra detto, allontanarsi dalla monotonia proposta da moltissime band grazie al buona esecuzione canora e alle giuste ritmiche.
Track by Track
- Son Man 75
- Godmate 70
- Apocalypse of Dementia 75
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 70
- Qualità Artwork: 65
- Originalità: 75
- Tecnica: 70
Giudizio Finale
71Recensione di Wolverine pubblicata il 14.07.2015. Articolo letto 1838 volte.
Articoli Correlati
Recensioni
Interviste
- Spiacenti! Non sono disponibili Interviste correlate.
Live Reports
- Spiacenti! Non sono disponibili Live Reports correlati.
Concerti
- Spiacenti! Non sono disponibili concerti correlati.