Dragonsclaw «Prophecy» [2012]

Dragonsclaw «Prophecy» | MetalWave.it Recensioni Autore:
MrSteve »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
1336

 

Band:
Dragonsclaw
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Titolo:
Prophecy

 

Nazione:
Australia

 

Formazione:
Giles Lavery - Vocals
Ben Thomas - Guitars
Aaron Thomas - Bass
Ray Martens - Keys
Alcides "seed" Stowe - Drums

 

Genere:

 

Durata:
44' 23"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2012

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Devo ammetterlo, non ho mai particolarmente apprezzato i gruppi che puntano troppo sull’abilità tecnica e troppo poco sull’inventiva, o sulla personalità. A meno che non riescano a partorire qualcosa di straordinario, o di nuovo, finiscono per annoiare sul breve o sul lungo periodo. Sulla carta, le premesse dei componenti di questo gruppo sono entusiasmanti, con partecipazioni degne di rispetto, e vantano tutti grande esperienza e capacità strumentistica.
Ma il risultato è deludente. La fantasia compositiva è francamente scarsa, i testi sono banali e gli assoli, sia di chitarra che di tastiera, per quanto facciano la gioia di tutti i maniaci del metronomo sopra i 200 bpm si riducono troppo spesso a scale ripetute fino alla frustrazione separate da qualche sweep. La voce sembra solo fare a gara con se stessa verso la nota più alta possibile, e le tastiere sono mixate così male da essere spesso indistinguibili. La qualità audio in generale è bassa, non indecente, ma veramente troppo trascurata per un gruppo con simili premesse. Addirittura, un paio delle canzoni che ho ascoltato avevano i nomi delle tracce invertiti tra di loro.
Intendiamoci, il disco non è un vero disastro. Ci sono alcuni spunti interessanti, e i fan del genere potrebbero trovarlo come una buona opportunità per qualche ascolto occasionale. Alcune canzoni non sono strutturate malissimo, e “Revolutionary Suicide”, coi suoi cori clericali, sarebbe potuta diventare un piccolo capolavoro se solo fosse stata seguita un po’ di più nel suo concepimento. Ma gli alti del disco sono decisamente seppelliti dalla mole dei bassi, e la mancanza di personalità è davvero pesante. Il gruppo non ti lascia una grande impressione, e troppo spesso le loro canzoni scivolano via, tra ritmiche che lasciano indifferenti o portano a chiederti se non le si siano già sentite da qualche altra parte, e acuti che si, sono di un’altezza impressionante, ma ripetuti praticamente alla fine di ogni frase, perdendo subito qualunque significato e dimostrandosi presto quasi fastidiosi.
I Dragonsclaw hanno bisogno di una buona scossa. La capacità tecnica c’è, ma anche il forte bisogno di lasciare modelli così scontati alle spalle e di mettersi a cercare un’identità propria, sfruttando quei troppo rari spunti di originalità che dovranno determinare il nuovo corso del gruppo, se vorranno avere un futuro radioso. Meritano la sufficienza, dovuta però troppo all’abilità tecnica e troppo poco alle loro qualità compositive.

Track by Track
  1. Darkness Within 60
  2. Fight For Your Life 60
  3. Angels In White 65
  4. Defenders Of The Skies 60
  5. Prophecy Is A Lie 55
  6. Life Through Anubis Eyes 65
  7. Rising Power 60
  8. Devil's Fiery Dance 60
  9. The Unknown Horizon 65
  10. Revolutionary Suicide 75
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 65
  • Qualità Artwork: 75
  • Originalità: 55
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
64

 

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