Duirvir «Duir» [2013]

Duirvir «Duir» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Carnival Creation »

 

Recensione Pubblicata il:
13.05.2013

 

Visualizzazioni:
1766

 

Band:
Duirvir
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Titolo:
Duir

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Iskhathron :: Vocals, Guitar
Ithydvea :: Guitar
Galar :: Bass
Rashgroth :: Drums

 

Genere:
Atmospheric Extreme Metal

 

Durata:
15' 25"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2013

 

Etichetta:
Autoproduzione

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

I Duirvir sono una giovanissima band nata vicino Udine per volere dei chitarristi Ithydvea e Iskhathron, entrambi amanti delle sonorità del metal estremo ma molto diversi come stile: il primo è amante del Doom, il secondo del Black quindi, sebbene l’idea iniziale fu quella di generare una sorta di Melodic Death Metal più o meno accostabile alla musica degli Amon Amarth, il risultato, in modo del tutto naturale è stato qualcosa di più tendente al Doom/Black, sicuramente più affine al modo di suonare dei nostri.
Come tante band, la ricerca degli elementi è stata sostanzialmente difficoltosa ma dopo l’ingresso in pianta stabile di Rashgroth dietro le pelli e di un entusiasta Galar al basso nel Dicembre dello scorso anno i Duirvir il quartetto si è chiuso in studio ed ha imbastito su delle registrazioni sotto forma di demo di tre primi brani che potessero riassumere la proposta musicale.
Il primo vagito discografico dei quattro è appunto questo piccolo ma intenso “Duir” nel quale confluiscono molti degli ascolti personali e già si intuisce dove i Duirvir desiderano andare a parare.
Salta all’orecchio immediatamente un elemento da migliorare: la qualità sonora con cui presentare i loro lavori; è tutto ancora molto spigoloso quanto a produzione, in certi punti ancora troppo attufato e carico di bassi senza valorizzare molto né la batteria né i profondi growl/scream dello stesso Iskhathron ma non me la sento di essere troppo severo in quanto la primissima demo di una band difficilmente arriva a brillare di un sound cristallino. Tra le altre cose i nostri, con un mixaggio e un mastering certosino, probabilmente perderebbero quell’entusiasmo e quella istintività che già con “Duir” viene evidenziata a più riprese. Per il momento rimane un primo lavoretto che anticipa ciò che potremo ascoltare in un potenziale full-length o in un EP anche se è presto per dirlo.
I tre brani contenuti in “Duir” si affacciano su di una sufficienza in totale, voto sicuramente frutto di un bel po’ di elementi messi insieme, primo tra tutti le singole composizioni ma andiamo nel dettaglio.
“Risveglio” forse pecca un po’ troppo di ripetitività in quell’incedere doomy tanto caro al quartetto. Solo verso la fine si risveglia la melodia offrendoci un fraseggio melodico con degli interessanti sviluppi, seppur brevi.
“Rain” rappresenta sicuramente il meglio della demo: è un Doom/Black particolare per come è espresso e lascia intravedere che se i nostri approfondissero il tutto in modo più articolato la traccia in futuro potrebbe di certo lasciarci qualcosa di grande.
La conclusiva “Gravelights” è la traccia più “Death Metal” del lotto, non eccessivamente originale ma frutto di una leggera voglia di sana violenza che rende i riff più corposi e le ritmiche più serrate.
Non possiamo naturalmente pretendere che una band formata da pochissimo ma dal grande entusiasmo possa partorire del materiale maturo tuttavia si nota con piacere una strada stilistica niente male che, se smussata a dovere, potrebbe dare i suoi buoni frutti. Di fatto e di base i Duirvir sono una formazione giovane ma dalle idee funzionali e in tempi come questi è merce rara. Non posso che incoraggiare i quattro ragazzi a continuare a lavorare (c’è ancora molto da fare) e lavorare ancora.

Track by Track
  1. Risveglio 60
  2. Rain 65
  3. Gravelights 60
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 55
  • Qualità Artwork: 60
  • Originalità: 60
  • Tecnica: 65
Giudizio Finale
61

 

Recensione di Carnival Creation pubblicata il 13.05.2013. Articolo letto 1766 volte.

 

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