Ecatonia «End Time Doom» [2021]
Ecatonia
Titolo:
End Time Doom
Nazione:
Italia
Formazione:
Lord of War :: Guitars
Lucas Demon :: Drums
Grindead :: Vocals
Orpheum Flere :: Bass
Genere:
Doom / Heavy / Black Metal
Durata:
24' 53"
Formato:
EP
20.03.2021
Etichetta:
Autoproduzione
Distribuzione:
---
Agenzia di Promozione:
---
Recensione
Finalmente con il terzo Ep gli Ecatonia definiscono del tutto il loro sound, e con questo “End time doom” riescono a manifestarci appieno un sound ora maturato e ottimizzato, dopo un primo Ep che costituiva più che altro un inizio, e un secondo che aveva miglioramenti tangibili ma anche alcuni punti ancora da chiarire. “End time doom” vede infatti il suono di questa band capitanata dai masterminds degli Athanor affinarsi in ciò che si può effettivamente definire come un triangolo tra il doom metal di una volta, certo heavy metal che si ravvisa quando gli Ecatonia alzano i bpm, il tutto su una voce screaming che non ci sta per niente male.
Niente di moderno, dunque. Gli Ecatonia vanno a suonare come agli albori del doom, quando questo genere era più una sottospecie del metal e non un genere a sé stante con mucchi di chitarre ribassate, fuzz e big muff, e l’equilibrio funziona quasi senza mai essere sopra le righe, dove una “Demons of perversion” va a imporsi con un riff semplice, “The final vision” insiste su questo mood con in più dei riffs black metal rallentati ma dal buon tiro e non narcolettici, il tutto con un positivo uso della chitarra solista, che dimostra come il sound di questi ragazzi non manca di agilità e non si rifugia dietro la lentezza, ma la domina, con un passaggio a certo Heavy Metal old school che avviene sempre senza sforzi, come avviene in “The hidden path”, brano migliore dell’album e che facilmente farà la felicità degli amanti dell’heavy metal anni 80 che non disdegnano il doom metal.
In conclusione: ci sono dischi di nicchia perché sono costretti da una certa contorsione del sound a ripiegare su una nicchia di pubblico perché fuori da essa sarebbero battuti, e ci sono gruppi come questi che invece agiscono nella loro cerchia e la dominano, per un risultato tanto autarchico quanto avvincente, portatore di un sound desueto ma che suona come molto più che un revival dei tempi passati e piuttosto come una prosecuzione. Certo, c’è il rischio che gli Ecatonia siano delle mosche bianche, ma non importa se la stoffa c’è. Per gli amanti di tutto ciò che sta tra doom metal anni 90 e heavy metal anni 80, tanto più se non si disdegna neanche il black metal.
Track by Track
- Demons of perversion 75
- Final sentence 75
- The final vision 70
- Enemies of the universe 75
- The hidden path 80
- End - Outro S.V.
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 75
- Qualità Artwork: 70
- Originalità: 80
- Tecnica: 75
Giudizio Finale
74Recensione di Snarl pubblicata il 07.04.2021. Articolo letto 1844 volte.
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