Eldritch «Underlying Issues» [2015]

Eldritch «Underlying Issues» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Dust »

 

Recensione Pubblicata il:
02.12.2015

 

Visualizzazioni:
3639

 

Band:
Eldritch
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Titolo:
Underlying Issues

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Terence Holler (Vocals)
Eugene Simone (Lead guitars)
Rudj Ginanneschi (Rhythm guitars)
Raffahell Dridge (Drums)
Alessio Consani (Bass)

 

Genere:
Progressive Metal

 

Durata:
56' 40"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
06.11.2015

 

Etichetta:
Scarlet Records
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Quando una band arriva a pubblicare 10 album e diventare una vera e propria bandiera del Metal italiano, il nuovo album appena uscito non può di certo passare inosservato. Questo è il turno degli Eldritch , per chi non li conoscesse…No, sul serio non li conoscete?! Va bhè per questa volta siete perdonati, ma dovete rimediare di corsa andandovi ad ascoltare questo “Underlying Issues”, un grande lavoro che spazia tra Progressive, Heavy Metal, Power Metal insieme ad elementi decisamente più moderni dal Math Core fino a quasi sfiorare il Djent, uscito quest’anno per la Scarlet Records, che da anni non manca di valorizzare, come solo pochi riescono a fare, lavori “Made in Italy”. Tutte queste influenze le ritroviamo in un grandissimo equilibrio tra una composizione di stampo Progressive Heavy/Power Metal, interpretazioni estremamente sofisticate dalla straordinaria caratura tecnica a 360 gradi, il tutto unito ad una scelta di suoni veramente perfetta, che valorizzano gli elementi più moderni come già detto, soprattutto nelle parti ritmiche più “monocorda” dove il groove e la sperimentazione di timing vengono ancor più valorizzati dalla perfetta semplicità delle scelte.
Ovviamente la sapiente produzione di Simone Mularoni (DGM), è sempre sinonimo di qualità e anche questa volta la visione d’insieme sul lavoro non manca, così da conferire un indiscusso valore aggiunto ad un lavoro che già di base risulta veramente perfetto sotto tutti i punti di vista.
E’ veramente difficile trovare un elemento di spicco nell’insieme, visto che tutti gli strumenti, voce compresa, riescono a caratterizzare completamente ogni brano, senza predominare l’uno su l’altro o con sbilanciamenti di alcun tipo.
Per chi pensasse che questo genere, caratterizzato da sonorità principalmente melodiche molto diffuso in Italia, fino ad ad attraversare un periodo veramente d’oro ormai alcuni anni fa, abbia ad oggi più poco da offrire, si sbaglia veramente di grosso; proprio la capacità di sperimentare, di attraversare territori per lo più inesplorati e ti piegarli al proprio volere, rende questo disco estremamente innovativo e capace di tenere l’ascolto vivo per tutta la durata (ben 11 brani per quasi un’ora di ascolto).
Forse è proprio questa apertura ad aver tenuto la band leggermente indietro rispetto a realtà più affermate e diffuse a livello nazionale e non solo, che di fatto hanno molto meno da offrire sotto molti aspetti, a favore di una maggiore immediatezza d’ascolto; ma questo non ci interessa, il dato di fatto è che ascoltando questo Underlying Issues, esploriamo moltissimo del panorama Metal più o meno moderno, il tutto proposto da musicisti di primissima qualità capaci di trasmettere veramente le sensazioni con i loro strumenti, il tutto condito con una produzione assolutamente perfetta.
L’unica nota su cui mi permetto una critica è l’artwork che sinceramente non trasmette un concept in particolare, o comunque non è arrivato così diretto come ci si potrebbe aspettare, ma ovviamente non vuole essere un elemento penalizzante in alcun modo.
Senza dubbio, una delle uscite più interessanti del 2015.

Track by Track
  1. Changing Blood 90
  2. Danger Zone 90
  3. Broken 85
  4. All and More 80
  5. The Face I Wear 85
  6. To The Moon And Back 90
  7. Bringers Of Hate 85
  8. The Light 90
  9. Piece Of Clarity 85
  10. Before I Die 80
  11. Slowmotion K Us 80
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 95
  • Qualità Artwork: 75
  • Originalità: 90
  • Tecnica: 95
Giudizio Finale
85

 

Recensione di Dust pubblicata il 02.12.2015. Articolo letto 3639 volte.

 

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