End «End» [2019]

End «End» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Wolverine »

 

Recensione Pubblicata il:
14.01.2023

 

Visualizzazioni:
967

 

Band:
End
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Titolo:
End

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
- Paul :: All the music, lyrics, vocals, guitars;
​​ - Joutsen :: Drums;
- Nekrofilo :: Bass;
- Hellias :: Guitars;

 

Genere:
Black Metal

 

Durata:
41' 49"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
01.05.2019

 

Etichetta:
Autoproduzione

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
Against PR
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Recensione

Per recensire questo omonimo disco di End, imponente progetto black metal già in auge da qualche anno, parto direttamente dalla fine per riconoscerne l’unicità che porta a rendere orgoglioso il nostro paese di avere, di tanto in tanto, qualcuno veramente in grado di suonare un genere spesso abbaglio di molti e basta. L’ascolto delle nove tracce in esame rispecchiano a pieno la tradizione norvegese dell’epoca con cui siamo cresciuti un trentennio fa tra le intricate e mistiche esecuzioni del maestro Varg Vikernes, dell’indiscusso estro di Dark Throne, Enslaved e Satyricon che con la propria irruenza avevano steso un velo di malvagità sull’intera Europa conquistando un indefinito numero di anime più deviate al male. End racchiude in sostanza tutto ciò; al di là di una esemplare produzione del lavoro ciò che rende unico questo disco, è in sostanza l’estro e la malvagità che emergono nota dopo nota a fare colpo sull’ascoltatore sia ritmicamente, che strutturalmente. Lo scream nefasto che si fa breccia attraverso incredibili mid tempo sviluppati da chitarre ronzanti ed alternati ad altri scenari di puro delirio in accelerazione richiamano l’attenzione sulla migliore attività del genere un tempo proposto. Il quartetto si impone con una cura maniacale nelle singole tracce, dando sin dai primissimi istanti l’ottima e migliore impressione di sé a cominciare dall’opener “End”, dove un temporale, dell’acqua che scorre e alcuni animali notturni stimolano quello che può essere un vero inno al black metal scalfito da un iniziale mid tempo nero e pavido pronto a scattare in favore di un contesto di seguito più alternato; splendido il ronzante riff di “Descending” capace di sviluppare una diretta ed accelerata andatura di inarrestabile effetto e potenza; l’onda nefasta rende giustizia piena con “Kill” ed “Escape” mentre un triste organo si propone con apertura per “A Drop Of Universe”, brano dai contenuti stupefacenti per indole e coesione; anche le successive “The Black Boar” che piomba come un tuono di malvagità e terrore e la successiva “Leaves”, probabilmente uno dei brani migliori del platter, non danno dubbio alcuno della forza incredibile e delle emozioni che questa band è riuscita ad offrire alla propria platea. Un vero e proprio rituale malvagità che ci fa sognare e tremare allo stesso tempo. Opera da avere ad ogni costo.

Track by Track
  1. End 85
  2. Descending 85
  3. Kill 85
  4. Escape 85
  5. The Smith 85
  6. A Drop Of Universe 85
  7. The Black Boar 85
  8. Leaves 90
  9. Outro S.V.
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 80
  • Qualità Artwork: 85
  • Originalità: 80
  • Tecnica: 90
Giudizio Finale
85

 

Recensione di Wolverine pubblicata il 14.01.2023. Articolo letto 967 volte.

 

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