Recensione

Arrivano al debutto anche i romani Endamaged, che ci propongono un EP promettente di 3 tracce per poco meno di 16 minuti di musica, e va ditto che nonostante una opener “Pride” un pò fiacca nel ritornello, ci è finalmente possibile ascoltare da un po’ di tempo una musica heavy metal old school contaminata dallo speed, da certo power e da alcuni spunti prog in maniera decente e presentabile.
Finora infatti molti dei gruppi da me sentiti che si cimentano in questo genere che ci provavano, finivano per mettere le proprie influenze male, proponendo spesso una musica senza nerbo e con poca grinta, poco metal e perlopiù rock. Qui invece il cantante ci sa fare sia come intonazione che come idee, la sezione ritmica picchia quanto basta e i chitarristi si dimostrano fantasiosi al punto giusto, e anche se “Pride” non ci convince più di tanto, meglio fanno la più cupa “Save me”, soprattutto nella parte veloce centrale, e la piacevolmente variegata title track, a metà tra lo speed/heavy metal e le strutture complesse del prog. Poi certo: i margini di miglioramento ci sono, e se devo essere sincero gli Endamaged non mi sono sembrati dei portenti nelle parti più power, oltre che certi arrangiamenti mi sembrano scontati, come la chitarra solista nel ritornello di “Save me”, banalotta e soprattutto messa sin dal primo ritornello, rendendo il brano un po’ più prevedibile.
Concludendo: EP discretamente buono e gradevole, con qualcosa da smussare e limare ma che anche così non è male. Fanatici dell’heavy metal old school anni 80, dateci un ascolto.

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• 12 Giu. 2013 METALLAND: i dettagli delle date di apertura»

Recensioni

• 

  Endamaged
  At the Gates [2014]

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